Con denaro pubblico non sarà più possibile acquistare iPad e MacBook. Questa la decisione presa dal governo cinese dopo che, nel mese di luglio, un ricercatore aveva sollevato timori riguardo la sicurezza nazionale, causati dalla raccolta di dati personali degli utenti effettuata dall’iPhone. Quest’ultimo, nonostante abbia provocato la polemica, non viene annoverato nella lista dei prodotti vietati per l’acquisto da parte dei funzionari del governo.
Mossa che avrà delle notevoli ripercussioni sugli introiti della Mela, considerando che la Cina ha rappresentato circa il 16% delle entrate di Apple nell’ultimo trimestre. Così non sarà, dunque, almeno fino al prossimo gennaio, mese in cui la ‘lista nera’ verrà revisionata.
La notizia giunge a poco tempo di distanza dall’accusa cinese rivolta a Microsoft in riferimento al sistema operativo Windows 8 che, a detta di alcuni, rappresenta un rischio per la sicurezza del Paese, e non potrà più essere usato nei computer del governo. A questo è seguita, pochi giorni fa, una perquisizione negli uffici cinesi di Microsoft, per “presunte pratiche monopolistiche” .
Tempi duri in Cina per i colossi americani.