Con l’aumento esponenziale dei volumi globali di malware e degli attacchi mirati, Ferrari cercava un partner di sicurezza It che non fosse solo in grado di mantenere il passo con le nuove minacce, ma che avesse abbastanza esperienza da poterle anticipare. Anche le prestazioni costituivano un fattore chiave, com’è logico aspettarsi da un innovatore come Ferrari.
Le linee di produzione della Scuderia sono tra le più sofisticate al mondo, in cui alti livelli di automazione si combinano con tecniche di precisione, dati di test e più di duemila dipendenti, per formare una complessa infrastruttura di alto valore con esigenze di sicurezza uniche. Ferrari doveva scegliere un partner capace di integrarsi con questo ecosistema, per garantire una protezione all’avanguardia senza influire sulle sue prestazioni.
“Per proteggere la nostra preziosa proprietà intellettuale avevamo bisogno di un partner tecnologico altamente affidabile, capace di fornire una soluzione di sicurezza It completa e all’avanguardia – spiega Vittorio Boero, Chief Information Officer, Ferrari –. In passato abbiamo subìto alcune intrusioni, quindi potete immaginare l’importanza di una soluzione affidabile per le nostre attività quotidiane”.
Questione di esperienza
“Inizialmente, l’aspetto della tecnologia di Kaspersky Lab che ha colpito maggiormente Ferrari è stato il tasso di rilevamento del malware – dichiara Eugene Kaspersky, presidente e Ceo di Kaspersky Lab –. Ferrari ha sperimentato il nostro software su alcuni dei suoi sistemi ed è rimasta sbalordita dal numero delle minacce rilevate, che non erano state identificate dal prodotto installato. Questo ha spinto l’azienda ad approfondire il discorso”.
Sono seguiti più di sei mesi di test e benchmarking rigorosi. Il team di base di sviluppatori e tecnici esperti di Kaspersky Lab ha lavorato per risolvere le problematiche di prestazioni e latenza, arrivando a produrre una soluzione capace di integrarsi perfettamente nell’infrastruttura altamente complessa di Ferrari.
L’esperienza tecnica del team di Kaspersky Lab ha costituito un fattore determinante nella decisione di Ferrari. “I nostri team anno collaborato in modo molto proficuo – spiega Eugene Kaspersky –. Abbiamo costruito relazioni con tutti i vari settori dell’azienda, dai team di supporto agli sviluppatori. Siamo riusciti a personalizzare e sviluppare alcune delle nostre funzionalità esclusive in modo da adattarle alle esigenze di Ferrari, e questo li ha colpiti moltissimo”.
Stretto legame
La collaborazione tra le due aziende risale al 2010 quando Kaspersky Lab ha iniziato a sponsorizzare la Scuderia Ferrari. In seguito, nel 2013, sono state installate le soluzioni Kaspersky in oltre 2.500 endpoint in tutta l’azienda mentre entro la fine di quest’anno Ferrari progetta di coprire i dispositivi mobile e i server di infrastruttura.
“Intendiamo sviluppare ulteriormente la nostra partnership in campo tecnologico e ci auguriamo che questo contratto quinquennale costituisca solo il primo passo”, afferma Boero, Cio della Ferrari.