Internet of Things, intelligenza artificiale, machine learning, cloud, edge computing, deep learning. E’ un mondo dove “Ogni cosa è connessa” per parafrasare il celebre scrittore Jonathan Safran Foer. Un mondo che ha un solo comune denominatore: i dati.
Dati che stanno alla base di ogni tipo di tecnologia, che devono essere disponibili nel posto giusto, al momento giusto e in real time per supportare decisioni cruciali che altrimenti si baserebbero soltanto su opinioni. Dati che si sorreggono sugli advanced analytics perché solo queste tecnologie riescono a trarre il valore effettivo dei dati, che altrimenti rimarrebbero un rumore di sottofondo in un regno di confusione.
Proprio la centralità del dato e degli analytics sono stati i temi al centro dell’edizione 2017 della tappa milanese del SAS Forum, nel corso della quale oltre 2.000 persone tra esperti, manager e imprenditori si sono confrontati sui tempi più innovativi relativi alla digital transformation e a tutto quello che essa comporta. Perché, come è emerso dagli interventi degli ospiti che si sono susseguiti sul palco, la trasformazione digitale è una rivoluzione in atto che non si può più arrestare, e allora bisogna imparare a cavalcarla, a trovare gli strumenti idonei per adattarsi, perché, come Darwin insegna a sopravvivere è solo la specie più brava ad adattarsi.
In questa sfida SAS si propone di accompagnare la trasformazione digitale dell’Italia con la sua piattaforma Vaya, che incarna i tre valori fondamentali di questo processo: l’innovazione, le competenze e l’apertura.
“Il passaggio definitivo alla trasformazione digitale è un processo creativo che comporta un salto culturale, prima ancora che tecnologico. Se ogni collaborazione, apertura, conoscenze trasversali e nuove competenze cresceranno di pari passo con le tecnologie più avanzate, sarà possibile costruire ciò che fino a ieri era inimmaginabile” spiega Marco Icardi, Regional Vice President SAS.
L’insieme di cloud, analytics avanzati e machine learning, in due parole Intelligenza Artificiale, cambierà profondamente il modo di lavorare e produrre valore, ma stimolerà anche nuovi modelli di ingegno e creatività umani. Il tutto riconoscendo l’esistenza di principi completamente nuovi che stanno ridefinendo il rapporto tra uomo e macchina. Una sfida dalla quale potremo uscire vincenti solo sommando il potenziale delle macchine con quello dell’intelligenza umana, per sfondare i confini verso una realtà ancora inimmaginabile.
Una testimonianza, arriva da Neil Harbisson, artista e innovatore co-fondatore della Cyborg Foundation, che ha messo un wearable device al servizio del corpo facendosi impiantare un’antenna che traduce i colori, che non può vedere per un difetto genetico, in suoni, che utilizza poi al servizio dell’arte.
Durante le sessioni parallele, infine, SAS ha presentato una serie di casi concreti dai quali emergono le potenzialità applicative e gli strumenti alla base dell’uso degli analytics in molteplici aree aziendali: Marketing, Risk&Finance, Fraud&Security, It. Sono state presentate innovazioni in diversi settori del mercato, dal manufacturing al retail dalle telco alla finanza, dall’assicurativo alla pa, dall’energia all’automobile.