Innovare e semplificare sono ancora i temi protagonisti al SAP Forum, che quest’anno ha scelto come claim quello di “Discover Simply”. Nell’evento milanese dedicato a partner e clienti l’intento per SAP è quello di cercare di capire come semplificare per consentire alle aziende di liberare risorse da investire in innovazione, avviandosi così verso quel processo di digitalizzazione che diventa sempre più una necessità urgente.
“La grande novità di quest’anno – spiega Luisa Arienti, amministratore delegato di SAP Italia – è che abbiamo finalmente esperienze concrete con cui confrontarci, insieme ai risultati del processo di semplificazione che noi stessi internamente abbiamo portato avanti”.
Digitalizzare d’altronde è l’unica alternativa a cui le aziende europee si trovano di fronte per tenere testa ai concorrenti di altri continenti, che puntano su mezzi quali i prezzi bassi. Ma il processo di digitalizzazione si basa necessariamente sulla disponibilità di strumenti che permettano di avere in real time una visione globale di quello che succede all’interno di un’azienda anche in relazione alle condizioni del mercato esterno. Anche se le aziende brancolano ancora un po’ nel buio un dato incoraggiante è che l’86% dei CEO worldwide sta sperimentando cosa significa in concreto utilizzare la tecnologia digitale, con il suo conseguente impatto.
D’altronde i trend tecnologici del momento si stanno dimostrando non fenomeni passeggeri, ma vere e proprie rivoluzioni con le quali dovremo fare i conti a lungo. Si pensi al Cloud, con previsioni che dicono che entro il 2016 saranno sulla nuvola il 36% di tutti i dati presenti; o alla mobility con il 99% della popolazione mondiale che nei prossimi sei anni avrà un device mobile a propria disposizione, mentre i social network continuano a spopolare e influenzano in maniera concreta le scelte dei clienti e i Big Data sono in forte espansione con 44 trilioni di GB generati entro il 2020.
“Diventa perciò chiaro – prosegue Arienti – che i dati diventano sempre più fondamentali ed è determinante per le aziende avere a disposizione delle soluzioni che gli consentano di sfruttarli nella maniera più consona per il loro business”.
Il business digitale è una realtà con la quale si è costretti a fare i conti: occorre capire come cavalcare l’onda e trasformare il tutto in benefici di business e per le nostre vite. La stessa SAP ha ripensato la sua struttura di dati in-memory per permettere ai suoi clienti di trarre un maggiore vantaggio con il lancio di Hana e S/4 Hana.
Che le aziende si trovino in una fase di forte cambiamento è confermato anche dalla ricerca prodotta da SAP in collaborazione con IDC sul ruolo dell’Internet of Things e sulle tecnologie e valore abilitanti per la Digital Transformation, che ha visto il coinvolgimento di 220 aziende di grandi e medie dimensioni in Europa, compresa l’Italia.
“La trasformazione sarà lunga, siamo solo agli inizi – spiega Fabio Rizzotto, Senior Research and Consulting Director IDC Italia -. Nelle aziende cresce però la consapevolezza, tanto che il 43% delle società interpellate reputa l’IoT come un fattore che avrà sempre più un impatto significativo sul business. Il 61% delle aziende europee dichiarano inoltre che i loro dipartimenti It stanno gestendo iniziative IoT in coordinamento con le Line of Business”. Per valorizzare tutto questo serve però intelligenza umana e gli strumenti adeguati per gestire le architetture.
Un caso concreto di come l’innovazione possa rivoluzionare il modello di business di un’azienda arriva da ACEA Digitale, un fornitore italiano, con base a Roma, operativo nel settore idrico, della distribuzione elettrica e della vendita di energia e gas, oltre che nel settore ambientale. Il progetto, volto a migliorare la vita dei lavoratori dell’azienda, la soddisfazione dei clienti e degli investitori – ACEA è una società per il 55% del Comune di Roma e per il 49% quotata in Borsa -, e svolto in collaborazione con SAP, ha avuto i suoi albori nell’estate del 2014 per portare al rilascio un mese fa di ben dodici diversi moduli (tra cui CRM, bulding, gestione documentale ecc.) tutti integrati lo stesso giorno.
“Abbiamo messo tutto su Hana per sfruttare la visibilità dei processi in real time – commenta Marco Poggi, CIO di ACEA –, e devo dire che, fin dai primi giorni, la soddisfazione è stata grande. Il progetto però non si esaurisce qui perché l’intento è quello di proseguire col tema IoT e Big Data”.