Red Hat Satellite 6.1 si rifà il look: la soluzione di System Management per supportare le strategie di installazione container based ha infatti incorporato nuove funzionalità che riflettono l’esigenza delle imprese di tenere il passo con l’evoluzione delle infrastrutture Cloud.
“Partendo da Red Hat Satellite 6, questa nuova release consente agli sviluppatori di integrare Satellite agevolmente in ambienti hybrid cloud o container e di utilizzare meglio il reporting verso gli host durante la transizione” specifica Joe Fitzgerald, Vice President, Management Business Unit di Red Hat.
Red Hat Satellite 6.1 presenta aggiornamenti importanti nell’area della gestione dei container, in quella della sicurezza e del provisioning.
Gestione dei container
Le funzionalità fondamentali di Satellite 6.1 si estendono ora all’installazione dei container – rendendoli maggiormente scalabili, gestibili e coerenti – e consentono agli utenti di Docker di accedere alla sua moderna concezione per ottenere maggiore controllo sul versioning, l’autenticazione e l’integrazione con le piattaforme esistenti. Un registro on-premise scalabile dotato di comandi di accesso role-based, auditing e API è oggi disponibile agli sviluppatori che cercano di gestire i sistemi in ambienti basati su container.
Sicurezza
Satellite 6.1 contiene aggiornamenti alla gestione degli errata, consentendo agli utenti di affrontare rapidamente e agevolmente i problemi di sicurezza, risoluzione dei bachi ed enhancement. Una funzionalità di reporting migliorata consente alle aziende di identificare e agire sugli host affetti da vulnerabilità, riducendo al minimo i tempi di fermo macchina e l’esposizione dei dati sensibili a minacce quali Shellshock, Heartbleed e GHOST. Inoltre, OpenSCAP, un approccio basato su standard per mantenere la sicurezza dei sistemi di impresa, è oggi disponibile in Tech Preview.
Provisioning
Red Hat Satellite aiuta a semplificare il processo di provisioning attraverso nuovi processi di discovery, che consentono il recupero automatico dei nodi sconosciuti nella rete di provisioning. I nuovi nodi si possono auto-registrare su Red Hat Satellite e caricare i propri dati di hardware; in questo modo il software è in grado di determinare il tipo di sistema più indicato su cui effettuare il provisioning.