[section_title title=McAfee Labs report – Parte 2]
McAfee Labs, inoltre, descrive alcune tecniche utilizzate dai criminali informatici per far trapelare una vasta gamma di informazioni su singoli individui da reti aziendali: nomi, date di nascita, indirizzi, numeri di telefono, numeri di previdenza sociale, numeri di carte di credito e di debito, informazioni sanitarie, credenziali di accesso e anche preferenze sessuali. Oltre alle tattiche e alle tecniche utilizzate dagli attaccanti, questa analisi prende in esame i tipi di aggressori, le motivazioni e i possibili obiettivi, suggerendo infine le policy che le imprese dovrebbero adottare per rilevare meglio l’esfiltrazione dei dati.
Le previsioni per il futuro invece parlano di un ransomware che continua a crescere molto rapidamente, con il totale di nuovi campioni in aumento del 58% nel secondo trimestre, mentre caleranno le minacce mobile: il numero totale di campioni di malware mobile è cresciuto del 17% nel secondo trimestre ma i tassi di infezione da malware mobile sono diminuiti di circa l’1% per regione in questo trimestre, con l’eccezione del Nord America, in cui è sceso di quasi il 4%, e l’Africa, che è rimasta invariata.
Un altro trend è quello della diminuzione del volume di spam generato da botnet, che è continuato durante il secondo trimestre, in seguito all’inattività della botnet Kelihos. Slenfbot è ancora al primo post, seguito da vicino da Gamut, con Cutwail a chiudere la “Top 3”.
Altro elemento importante sono gli URL sospetti: durante il secondo trimestre sono stati effettuati più di 6,7 milioni di tentativi l’ora di indirizzare utenti di soluzioni McAfee verso URL peric olosi tramite email, ricerche effettuate con il browser, ecc.
Per quanto riguarda i file infetti ogni ora, nel secondo trimestre, le reti dei clienti di McAfee sono state esposte a oltre 19,2 milioni di loro.
Una copia completa del Report sulle minacce McAfee Labs è disponibile qui.