A cura di VMware
In un’ottica generale, lo storage è stato considerato per molto tempo una necessità del business e non un fattore di spinta per acquisire un vantaggio competitivo. Tuttavia, negli ultimi anni questa percezione è cambiata. Coloro che non investono correttamente nello storage o non modernizzano i data center, rischiano di perdere terreno nel lungo periodo, mentre la concorrenza sarà meglio preparata per affrontare il numero crescente di sfide IT che si presenteranno.
Questo contesto aiuta a comprendere perché, secondo IDC i sistemi basati su infrastruttura iperconvergente (HCI) rappresentano il segmento a più rapida crescita nel mercato dei sistemi convergenti o integrati. La transizione verso un nuovo approccio all’infrastruttura del data center è alimentato da budget in riduzione o statici e da team IT sottodimensionati, mentre le richieste del business e degli utenti finali nei confronti dell’IT sono in continuo aumento. Ed è in questo frangente che i nuovi progressi nello storage virtuale diventano importanti.
Lo storage virtuale ha dimostrato di essere un componente fondamentale sul quale basare il vantaggio competitivo odierno. Lo storage virtuale consente all’organizzazione di prepararsi in vista del business dinamico del futuro, supportando la necessità in un’ottica di disponibilità “sempre attiva”, una maggiore sicurezza e la richiesta di fornire un ritorno sull’investimento (ROI). Senza questo, le organizzazioni potrebbero rimanere in coda, una situazione che vorrei esplorare in maggior dettaglio.
Realizzazione della Business Continuity
La Business Continuity è un aspetto che molte organizzazioni danno per scontato, ma può diventare facilmente un problema quando si tenta di trasformare digitalmente il business. Con la distribuzione di più data center da parte delle organizzazioni, è possibile che si verifichi un’interruzione tra due località e questo significa che per poter continuare il business, è richiesto il backup da un altro sito. I cluster estesi offerti dalle soluzioni di storage virtuale, consentono di gestire questo problema tra più data center. Se in un sito si verificano problemi, un altro sito può continuare a lavorare senza interruzioni creando e mantenendo un backup dei dati in modo intelligente.
Il supermercato danese Coop ha tratto vantaggi esattamente da questa configurazione. Dopo aver spostato tutti i suoi server su una singola piattaforma server fisica, il supermercato si è trovato a dover affrontare un problema. Per due minuti, ogni giovedì alle 12, si verificava un arresto completo di tutti i suoi sistemi. La ricerca del problema ha richiesto diverse settimane, portando a scoprire che il sistema antivirus, scaricando il file delle nuove definizioni allo stesso tempo su tutti i 1.300 server, causava l’arresto totale dell’intera infrastruttura. Il supermercato era effettivamente bloccato, non potendo elaborare nessuna transazione. Questo ha portato alla costosa soluzione di spostare alcuni sistemi su piattaforme di storage separate.
Dopo aver distribuito la nostra piattaforma di storage virtuale, vSAN, Coop ha potuto garantire la Business Continuity. Le migliori prestazioni dello storage virtuale hanno consentito di mantenere inalterate le prestazioni del sistema nonostante il sistema antivirus continui a scaricare il file delle definizioni. Questo ha comportato anche che la Coop può fare affidamento su vSAN come unica soluzione per le sue necessità di storage, rendendolo una scelta economicamente efficace.
Questo aspetto spiega parzialmente perché il Software-Defined Storage è oggi alla base di qualsiasi processo aziendale per Coop, a partire dalle casse nei negozi, fino al provisioning di beni dai magazzini e a tutti i processi della sede centrale.
Miglioramento della sicurezza con zone di sicurezza virtuali
Il Software-Defined Storage è anche utilizzato attualmente dalle organizzazioni per risolvere uno dei grossi problemi che assillano l’IT, ossia la necessità di essere sempre un passo avanti rispetto agli attacchi cibernetici sempre più sofisticati. L’offerta più recente di vSAN offre strumenti di crittografia che consentono ai clienti di crittografare i dati inattivi; in questo modo la sicurezza può essere integrata nei dati durante i vari passaggi. Le piattaforme di storage virtuale possono anche collegarsi fluidamente alla rete, un aspetto che consente di migliorarne l’efficacia e la sicurezza.
Vantaggio totale dalla riduzione dei costi
Un altro aspetto positivo dello storage virtuale è rappresentato dal potenziale ritorno dell’investimento e dalla riduzione dei costi che può portare a un’organizzazione, un aspetto dal quale il New College Durham ha tratto pieno vantaggio. Messa sotto pressione dal governo britannico per ridurre drasticamente i costi, l’università è stata costretta a cercare una soluzione per sostituire lo Storage Area Network (SAN) esistente e ha optato per un’alternativa Software-Defined. L’università ha beneficiato immediatamente di un risparmio compreso tra 100.000 e 120.000 sterline, semplicemente non aggiornando gli Storage Area Network fisici.
Anche la distribuzione della piattaforma iniziale ha portato a un risparmio considerevole sui costi operativi, ad esempio modificando i livelli di servizio e velocizzando la configurazione del carico di lavoro. Le soluzioni di storage virtuale traslano essenzialmente le spese delle risorse umane, in modo che la configurazione dei singoli componenti hardware nel data center possa essere gestita da un layer virtuale economico, senza richiedere l’intervento di un operatore.
Lo storage non riguarda più solo le attività ripetitive di assicurare la capacità di memorizzazione per i dati del business. I reparti IT stritolati da vincoli sul budget, problemi di sicurezza e Business Continuity, possono trarre vantaggio dai nuovi progressi nello storage virtuale per affrontare di petto queste sfide. È giunto il momento di cambiare la percezione dello storage; non si tratta di “una parte dell’insieme di tecnologie necessaria per memorizzare i dati” ma “un elemento fondamentale di una base Software-Defined sul quale l’azienda può costruire il suo vantaggio competitivo”. Le aziende che non passeranno a questa modalità di disponibilità “sempre attiva”, rischiano di perdere velocemente terreno nei confronti di una concorrenza più agile e con una migliore sicurezza. La transizione verso la modernizzazione dei dati è già in atto; il mancato adeguamento potrebbe significare un futuro all’insegna del recupero.