La sinergica integrazione tra tecnologia e business cui stiamo assistendo preoccupa i CIO sul fatto che le attuali infrastrutture It e le competenze dei loro professionisti It potrebbero non essere sufficienti. Lo rivela l’ultima ricerca di EMC che mostra come tre quarti dei CIO intervistati ritengono che tra cinque anni le loro aziende dovranno essere in grado di lanciare nuovi prodotti, servizi e applicazioni in metà tempo rispetto a quanto viene fatto oggi. La sfida più grande, secondo il 41% di loro, starà nell’estrapolare valore da volumi di dati sempre più grandi, tanto che il 37% dei CIO pensa che questa sarà una priorità fino al 2019.
Al secondo posto, risulta l’esigenza di gestire l’imprevedibilità del business e la richiesta correlata di rapida scalabilità. Entro il 2019 ci si aspetta che questa sia sostituita dalla sfida – e opportunità – di abilitate le attività di business in tempo reale.
L’analisi rileva che molti CIO sono preoccupati sul fatto che le loro aziende dovranno investire molto per superare queste sfide massimizzando queste opportunità. Due terzi – il 69% – ha qualche perplessità sul fatto che la crescita del business possa evidenziare una debolezza delle tradizionali attività It e infrastruttura. Questo potrebbe portare al fatto che l’It inibisca piuttosto che abilitare l’innovazione all’interno dell’organizzazione se non si dispone dei giusti strumenti.
Su questo punto, molti CIO si stanno muovendo per colmare questo gap. A titolo di esempio, l’80% degli intervistati dichiara che l’implementazione di un’infrastruttura più avanzata e agile potrebbe ridurre rischi e complessità e fornire una solida piattaforma per la crescita futura. Inoltre, quasi la metà dei CIO sta già formando i professionisti It su alcune specifiche competenze tra cui converged infrastructure e cloud computing.
La ricerca, che ha coinvolto più di 2700 professionisti di business e IT in Europa, Medio Oriente e Africa, evidenzia che in molte organizzazioni i CIO potrebbero essere a rischio “isolamento”. Trovano difficile gestire il costante aumento delle aspettative per l’It, le interferenze da parte di colleghi che ricoprono altri ruoli in azienda e la mancanza di un terreno comune con il resto del management.
Il riconoscimento del valore e delle potenzialità dell’It cresce con la dimensione dell’azienda: organizzazioni con 1.000 o più dipendenti sentono meno queste pressioni, ed è più probabile che abbiano già implementato un’infrastruttura moderna e investito in competenze.
L’analisi mostra inoltre che in molte delle organizzazioni più piccole il potere decisionale sulla tecnologia risiede in altre figure di business. Secondo il 39% dei professionisti intervistati, nella loro azienda l’agenda It è stabilita da altre funzioni rispetto all’It stesso, per esempio il marketing (11%) e le vendite (10%). Questa disconnessione è percepita dal board, con un 58% di CIO convinto di avere il controllo totale sull’It, mentre solo il 14% di figure CxO concorda con loro.