The Economist Intelligence Unit (Eiu) ha pubblicato lo studio “A blended future: the changing mix of It service delivery and consumption”, sponsorizzato da Emc, con l’obiettivo di analizzare come, grazie all’ampia disponibilità di tecnologia e di servizi, il ruolo dei Chief Information Officer (Cio) e dei Line-Of-Business (Lob) cambierà nei prossimi anni.
I risultati emersi dall’indagine parlano chiaro: Cio e Lob concordano sul fatto che la crescente disponibilità di servizi tecnologici di facile utilizzo, forniti da terze parti, unita alle crescenti aspettative dei dipendenti circa un maggiore controllo sulla tecnologia utilizzata nel luogo di lavoro, guida la tendenza verso una integrazione tra funzionalità It interne con risorse esterne.
Attualmente, i Lob sono coloro che ricorrono più facilmente a servizi It di terze parti – che riguardano principalmente l’area comunicazioni (59% degli intervistati), storage e back-up (54%), server (48%), web hosting (44%) -, considerati più tecnologicamente maturi per le loro esigenze di business, più facilmente e rapidamente reperibili, più economici. Queste scelte però non sono determinanti o sufficienti per assicurare un vantaggio competitivo all’azienda per cui lavorano.
L’adozione di tecnologie dall’esterno cambierà profondamente il ruolo del Cio nei prossimi anni; un quarto degli intervistati pensa che i Chief Information Officer avranno, nei prossimi tre anni, maggiori responsabilità circa la gestione della sicurezza, dei rischi e della compliance. Una percentuale simile ritiene che il ruolo dei Cio avrà un peso maggiore circa la gestione delle informazioni e delle analisi dei dati (25%), quella dell’It service (25%), e dei vendor It (21%). Solo il 12% degli executive intervistati prevede che le funzioni tradizionali dei Cio, quali gestione delle infrastrutture tecnologiche e lo sviluppo delle applicazioni interne, aumenterà sostanzialmente nel corso dei prossimi tre anni.