Il sistema di sicurezza delle telecomunicazioni italiane è ‘fallato’. Lo sostiene una relazione riservata del Dipartimento attività ispettive dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, inviata al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro per lo Sviluppo economico, a quello dell’Interno e al sottosegretario con delega all’Intelligence Marco Minniti.
Telefonate, sms, email, chat, contenuti postati sui social network: tutto senza una sufficiente protezione; tutto a rischio.
Al centro del rapporto – stilato dagli ingegneri informatici del Garante tra aprile e maggio -, gli Internet eXchange Point (Ixp) e i sistemi di sicurezza che li dovrebbero proteggere. Gli Ixp sono, di fatto, dei luoghi fisici in cui convergono tutti i cavi che trasportano i dati degli utenti dei vari Internet Service Provider (come ad esempio Telecom e Fastweb). Infrastrutture chiave, dunque, per il funzionamento di Internet. “Sono emerse una serie di criticità sulle misure di sicurezza logiche e fisiche concretamente adottate da queste società/consorzi nella gestione dei loro sistemi – si legge nella relazione –. La cosa merita la massima attenzione, in quanto si tratta di strutture nevralgiche nel sistema di comunicazioni elettroniche del Paese poiché attraverso questi nodi di interscambio passano enormi flussi di traffico relativo alle comunicazioni degli abbonati e utenti (anche pubbliche amministrazioni e imprese) dei principali operatori nazionali”.