Un lavoro investigativo durato mesi e coordinato dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma che dava la caccia a una rete di pedofili in giro per il mondo. Ora, l’operazione è stata portata a termine dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia: individuati 50 pedofili tra Italia e altri 11 Paesi.
Spacciandosi per bambini, decine e decine di utenti del web, nascosti quindi dietro una falsa identità digitale, navigavano in rete alla ricerca di foto di altri bambini, frequentando diversi social network – quali ad esempio Facebook, netlog, Msn Spaces, Badoo – e scambiandosi del materiale pedopornografico.
Le indagini sono iniziate con una perquisizione effettuata nell’ambito di un’altra operazione di contrasto alla pedopornografia, condotta nel 2013, dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia. Nel corso dell’analisi delle caselle di posta elettronica di un presunto pedofilo sono emersi decine di contatti con utenti della rete recanti nickname riconducibili a bambini e bambine (sono state 75 le caselle di posta elettronica oggetto di indagine).