Per avere successo nell’era della digital disruption le aziende dovranno prendere in seria considerazione la trasformazione dei propri dipendenti.
Entro il 2020 infatti, secondo le previsioni di Cisco, saranno collegati a Internet 50 miliardi di oggetti che genereranno enormi flussi di dati. Motivo per cui le organizzazioni hanno bisogno di persone che siano in grado di governare queste nuove forme di comunicazione e di concretizzare le intuizioni che queste consentono. Solo allora saranno in grado di sfruttare davvero le opportunità del nuovo valore dato dal digitale.
A sostenerlo è il report “Workforce Transformation in the Digital Vortex”, realizzato dal Digital Business Transformation Center (DBT center) per iniziativa di IMD e Cisco.
Secondo il documento 4 operatori storici del settore su 10, i cosiddetti “incumbent”, saranno spazzati via dalla rivoluzione digitale nei prossimi cinque anni e il valore aggiunto che potrebbe salvare le aziende intente nel processo di trasformazione è proprio dato dalle persone.
DBT Center ha studiato i modelli di business di oltre 75 start-up altamente “disruptive” e ha condotto interviste approfondite con molti dei fondatori o amministratori delegati di queste aziende per comprendere le loro offerte e i loro modelli aziendali, cercando di capire la loro opinione sulla capacità della digitalizzazione di trasformare la forza lavoro. Le interviste sono state condotte anche con professionisti e manager nel settore delle risorse umane e leader operativi all’interno di grandi aziende internazionali, con l’obiettivo di comprendere l’approccio di queste organizzazioni alla trasformazione digitale del personale. Inoltre, DBT Center ha intervistato 941 executive a livello globale per valutare lo stato attuale della loro trasformazione digitale e quella dei loro colleghi.
Lo studio ha rilevato che, per quanto riguarda il personale, meno del 10% delle aziende hanno raggiunto un livello di eccellenza in tre capacità essenziali in un business digitale: hyperawareness, processo decisionale informato e velocità di esecuzione. Come descritto nello studio, le organizzazioni devono far sì che le proprie persone padroneggino queste tre capacità dal momento che sono elementi fondamentali per competere con successo nel Vortice Digitale.
“Quotidianamente abbiamo a che far con aziende che stanno cercando di comprendere quale sia il ruolo della tecnologia nella loro strategia di business – ha dichiarato Michele Dalmazzoni, collaboration & business outcomes leader di Cisco Italia -. Quello che cercano di comprendere con maggiore attenzione riguarda la possibilità di far provare ai propri dipendenti i vantaggi della digitalizzazione per aiutarli a migliorare il processo decisionale, accelerare l’innovazione ed essere più produttivi”.
Tuttavia, la ricerca del DBT Center avverte che le soluzioni tecnologiche da sole non bastano a trasformare la forza lavoro. Il lavoro sulla gestione del personale deve essere coerente con i cambiamenti dei processi di business che le organizzazioni stanno apportando reinventando i loro modelli operativi per competere efficacemente nell’era digitale. Inoltre, la trasformazione della forza lavoro richiede l’impegno costante da parte degli executive. “Questa trasformazione è qualcosa di più di un catalogo di soluzioni digitali – aggiunge Dalmazzoni – la trasformazione digitale sta riscrivendo le regole del business e renderà necessario che il personale sia opportunamente attrezzato per lavorare con la velocità e l’agilità che questo livello di cambiamento esige”.
Lo studio rileva, infine, che le aziende in grado di digitalizzare la propria forza lavoro si rafforzeranno e porteranno a proprio favore la trasformazione data dal Digital Vortex. Nel Vortice Digitale, modelli di business, le offerte e le catene di valore sono digitalizzate nella massima misura possibile. Come forze dirompenti e innovatrici si dirigono verso il centro del ciclone della trasformazione digitale, che sta rimodellando mercati e settori produttivi.
Il report è disponibile per il download qui.