Nel corso del 2014 le aziende hanno subito la compromissione di 700 milioni di dati in seguito ad attacchi informatici, con una perdita stimata di circa 400 milioni di dollari in tutto il mondo. A tracciare le linee di questo quadro è il Data Breach Investigations Report 2015 di Verizon, che ha analizzato 80mila incidenti di sicurezza in 70 organizzazioni di 61 Paesi nel mondo, Italia compresa.
La relazione ha evidenziato che il 96% di tutti gli incidenti può essere ricondotto a sole nove tipologie di attacco: in testa ci sono col 28,5% le intrusioni nei POS, che toccano per lo più i settori degli alloggi, dell’intrattenimento e delle vendite al dettaglio. A seguire il crimewar (18,8%), piaga del settore pubblico, e al terzo posto lo spionaggio informatico (18%).
Questi dati sottolineano che gli hacker non sono solo un pericolo dal quale guardarsi con attenzione, ma rappresentano anche un peso rilevante dal punto di vista economico.