Aiutare i clienti a valorizzare sia i dati disponibili internamente che quelli provenienti dal mercato. È questo l’obiettivo di HPE che ha presentato, in occasione del Discover di Madrid, una serie di soluzioni e piattaforme volte ad estrarre valore dalla crescente mole di dati che le imprese di oggi devono riuscire a gestire affinchè possano ottenere un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, questo grazie ad un incremento delle performance a seguito di decisioni maggiormente efficaci ed in real time.
Molto importanti sono pertanto le soluzioni di intelligent edge che permettono di lavorare su quei dati generati in “periferia” dell’azienda (secondo recenti studi il 70% dei dati attuali proviene proprio da elementi esterni all’organizzazione) e che nei prossimi anni aumenteranno con l’avvento dell’Internet of Things. Avere una potenza computazionale esterna permette di evitare un trasferimento di dati poco efficiente e molto costoso, oltre che problemi di banda. Grazie all’acquisizione di Aruba Network, HPE sta operando in questa direzione, anche in ottica “sicurezza” con il rafforzamento della soluzione Gen 10 (nuovo processore che offre maggiori performance) e con il lancio di Introspect per l’accesso sicuro alla rete sia con device che sensori, soluzione questa nata dall’unione di ClearPass di Aruba con una componente di intelligenza artificiale e di machine learning.
Per quanto riguarda l’elaborazione dei dati (considerata da HPE la trivella per estrarre il petrolio), l’azienda americana ha recentemente acquisito SGI rinforzando così la propria competenza nell’hyperformance computing e ha lanciato Superdome Flex, la prima e unica macchina x86 mission critical scalabile fino a 48 Tera. L’elemento però portante della strategia di HPE è pero The Machine, un nuovo concetto le cui realizzazioni pratiche stanno portando ad ottimi risultati: si registra un’efficienza maggiore di 10 mila volte rispetto che in passato a parità di risorse e costi. Questo è possibile rivoluzionando il concetto stesso di computing: la memoria è ora al centro su cui lavorano le diverse CPU. La fondazione di Steven Hawking e un ente di ricerca tedesco sull’Alzheimer hanno già implementato The Machine.
Hpe si sta focalizzando anche sul concetto di software defined multicloud: in un mondo come quello attuale anche l’IT diventa ibrido. Le imprese adottano sia soluzioni on premise che in cloud. Addirittura si scelgono diversi provider a cui affidare i propri dati, posizionando così le applicazioni su differenti nuvole. Con HPE One Sphere è possibile avere una dashboard di monitoraggio per capire dove si colloca l’IT dell’azienda in quel momento, una piattaforma di provisioning con un catalogo delle diverse offerte sia lato on premise che cloud, ma anche avere un controllo finanziario di quanto si sta pagando, così da poter valutare se spostare carichi di lavoro tra le diverse alternative.
Oltre al concetto di cloud, dove si paga quanto si utilizza, lo stesso principio HPE lo ha applicato all’hardware: con Green Lake vi è una standardizzazione di un offering flexible capacity che consente di avere soluzioni ready to use e di elevata facilità di installazione. Al momento sono disponibili 4 building block e nel corso del 2018 saranno introdotti anche quelli di Azure Stack e Docker. Con Green Lake i clienti potranno avere la capacità computazionale desiderata, ma pagare solo quella effettivamente utilizzata.
Volendo realizzare soluzioni end to end di ultima generazione e in grado di soddisfare tutte le esigenze dei clienti è ormai necessario la creazione di un vero e proprio ecosistema: le soluzioni HPE sono infatti realizzate integrando l’expertise di altri vendor, così da offrire un servizio completo a 360°. L’azienda americana opera in questa direzione attraverso una partnership strategiche come con Microsoft e SAP, realizza delle venture capital con startup innovative (il 99% sono aziende software) e apre dei centri di innovazione (Innolab) sul territorio. Molte recente è l’annuncio di un accordo con ABB per effettuare attività congiunta di ricerca e sviluppo, oltre che programmi di finanziamento per clienti che vogliono tecnologie comuni in ambito industriale e dell’automazione.
Hpe supporta infine le aziende in tutto il loro percorso di trasformazione digitale, aiutando le organizzazioni su quale rotta intraprendere, implementando le soluzioni e fornendo assistenza affinchè si mantenga un ambiente efficiente.