La transizione tecnologica verso un mondo sempre più “mobile first” influenza profondamente il modo di operare delle organizzazioni. I dispositivi mobile e le applicazioni aprono scenari di opportunità interessanti ma, allo stesso tempo, mettono a dura prova l’IT nel garantire livelli di sicurezza che incoraggino la produttività invece di ostacolarla.
Karl Triebes, EVP of Product Development e CTO di F5 Networks e Kit Colbert, Office of the CTO di VMware, si confrontano sull’evoluzione di questo mercato e su cosa le organizzazioni IT possano fare garantire la competitività delle proprie aziende.
Applicazioni in qualsiasi momento, ovunque e su qualsiasi dispositivo: di che cosa hanno veramente bisogno le aziende oggi?
Triebes: É cambiato il modo in cui le applicazioni sono utilizzate e il numero di app cresce costantemente, superando ampiamente il miliardo. Tutto confluisce verso l’idea di poter avere un accesso immediato alle nostre applicazioni a prescindere dal fatto di trovarsi a casa, in vacanza o al lavoro. Sul fronte opposto, però, le organizzazioni cercano nuovi modi per ridurre le spese operative e di capitale. Il risultato è che le aziende hanno bisogno di trovare soluzioni che consentano loro di offrire un’accessibilità costante e sicura e nuovi modi di semplificare e gestire le applicazioni, anche senza possedere strumenti specializzati.
Qual è l’impatto della virtualizzazione sul modo in cui le organizzazioni forniscono e gestiscono i servizi per i desktop e le applicazioni?
Colbert: La virtualizzazione ha cambiato radicalmente il modo in cui le aziende forniscono servizi e applicazioni, consentendo una flessibilità maggiore e una gestione semplificata. Oggi gli utenti si allontanano sempre più dall’uso di un singolo desktop optando per una moltitudine di dispositivi (mobile e non) ma esigono che l’esperienza d’uso si mantenga coerente e uniforme. Questo è esattamente ciò che le tecnologie come la virtualizzazione sono in grado di offrire. È essenziale, allo stesso tempo, garantire un’unica esperienza di gestione unificata al mondo dell’IT. Aspetto sempre più rilevante considerando l’immensa complessità che l’IT si trova ad affrontare quotidianamente. La virtualizzazione è la base da cui partire per realizzare tutto questo.
Come si inserisce F5 in questo contesto?
Triebes: F5 offre un ponte tra la rete, i servizi di rete e le applicazioni, una sicurezza ottimizzata incentrata sulle applicazioni in una varietà significativa di ambienti (data center tradizioni, cloud e ambienti virtuali). Indipendentemente dal deployment il sistema di gestione resta identico. Con i nostri Software-Defined Application Services le aziende possono aggiungere servizi come l’accesso sicuro, l’ottimizzazione e l’elevata disponibilità per gli utenti da remoto, ovunque si trovino i loro desktop mobile e le applicazioni. Offriamo inoltre alle organizzazioni gli strumenti necessari a gestire e far crescere questi servizi mentre forniscono in sicurezza le applicazioni agli utenti.
Collaboriamo in modo stretto con VMware da oltre otto anni, tutto questo ci ha permesso di raggiungere un profondo livello d’integrazione. I Software-Defined Application Services di F5, ad esempio, si integrano perfettamente nel tessuto di VMware e con la piattaforma di EUC. Forniamo funzionalità di autenticazione e, sul front-end, supportiamo la connettività aziendale. Ci integriamo inoltre con la piattaforma di gestione di VMware, consentendo una sicurezza a livello applicativo estremamente specifica e granulare.
F5 e VMware saranno in grado di cambiare le regole del gioco? A vostro avviso quali saranno gli sviluppi futuri di questo mercato?
Colbert: Un’app delivery di successo è basata sul contesto e sulle policy che un amministratore è in grado di definire per tale contesto. F5 fornisce una straordinaria ricchezza d’informazioni in termini di contesto, rispetto ai dispositivi che si connettono e alle applicazioni a cui accedono, dando agli amministratori elementi preziosi per definire le policy e la governance.
Permette anche di rispondere a domande fondamentali come: l’utente può effettuare l’accesso da un particolare dispositivo in un luogo specifico tramite una particolare app? il dispositivo dell’utente ha ricevuto le patch corrette ed è sicuro? Come avviene l’autenticazione dell’utente? L’autenticazione è abbastanza forte da permettere l’accesso a certe zone/documenti?
Poter combinare policy e contesto consente di definire le regole in anticipo e in modo specifico per applicarle automaticamente a servizi come la sicurezza, l’accesso e la disponibilità e poi lasciare che il sistema si occupi del rispetto delle policy in tempo reale.
Guardando al futuro, credo ci sia ancora molto da fare in questo settore. Si tratta di poter ottenere ancora informazioni e dati sul contesto per utilizzarli in un framework di policy molto robusto. Aspetto che per gli amministratori IT acquisterà sempre più importanza.
Tutto questo potrà tradursi in uno spazio di lavoro virtuale sicuro per i clienti?
Colbert: L’obiettivo dell’End User Computing di VMware è proprio fornire uno spazio di lavoro virtuale sicuro, nel quale gli utenti possano accedere a tutto ciò di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro – applicazioni, dati o altri strumenti di collaborazione –con lo stesso ritmo della vita reale. Questa visione si focalizza su due aspetti: utenti finali e IT. Per gli utenti finali significa essere in grado di accedere facilmente alle proprie app e ai dati da qualsiasi dispositivo. Per il settore IT, invece, significa consentire agli amministratori di specificare policy solide basate su un contesto ricco. Questa visione accomuna molte delle tecnologie che noi e F5 proponiamo ed è il motivo fondamentale che ci ha portato a lavorare insieme.
In che modo queste offerte e servizi si integrano con le soluzioni esistenti?
Colbert: Ci siamo focalizzati sulla compatibilità perché vogliamo che i nostri clienti siano in grado di sfruttare gli investimenti esistenti, piuttosto che incoraggiare una mentalità del tipo “elimina e sostituisci”. Vogliamo migliorare ciò che i clienti hanno già implementato, indicando loro un percorso di trasformazione chiaro da seguire, che risponda alle loro necessità. Si tratta di fornire i tasselli fondamentali per affrontare questo viaggio.
Triebes: Parte della nostra missione è aiutare le aziende ad affrontare la transizione. Sappiamo che “eliminare e sostituire” può essere molto rischioso quando si ha a che fare con sistemi che hanno bisogno di accessibilità da remoto o servizi di back-end. Per questo offriamo strumenti di front-end che aiutano la transizione da e verso qualsiasi ambiente in modo molto uniforme. Tutto cambia rapidamente nel data center e le nostre rispettive tecnologie ci pongono in una buona posizione nel creare sinergie a vantaggio dei nostri clienti.