Secondo uno studio condotto da IDC, entro il 2018, ogni individuo disporrà almeno di cinque device, gli utenti mobili saranno circa 4 miliardi ed il volume generato sarà pari a 24 zettabyte, ovvero 6,75MB per persona al giorno e, per poter gestire una simile domanda, si ritiene che i datacenter dovranno raddoppiare il numero di core installati rispetto ad oggi. In tal senso, la capacità di far leva su datacenter di terzi, sarà una delle principali chiavi per fornire all’It aziendale quell’agilità di ruolo per consentire alle imprese di accelerare il percorso d’innovazione ed accrescere la propria competitività.
“Questa è proprio la filosofia alla base del servizio Dedicated Cloud di OVH – spiega Dionigi Faccenda, Sales & Marketing Director di OVH -. I professionisti che scelgono di affidarsi a noi, infatti, possono contare su un datacenter esternalizzato come se fosse però di loro proprietà, in grado di assicurare un total cost of ownership inferiore ma, al contempo, gestito ed amministrato da OVH, riuscendo, in questo modo, a “liberare” risorse da dedicare ad altre priorità aziendali”.
In tal senso, l’azienda ha firmato un nuovo accordo con VMware sul nuovo vCloud Air Network Program, che conferma la volontà dei due player di avvicinarsi ulteriormente, condividendo anche strategie e innovazioni per assicurare ai propri clienti una soluzione completa, con potenza di calcolo scalabile come avviene nelle piattaforme tecnologiche Cloud Computing. La partnership, d’altronde, è nata per rispondere alle esigenze di modernizzazione imposte dal mercato e per consentire l’implementazione di datacenter flessibili e agili attraverso un percorso di semplificazione, standardizzazione e automazione delle operazioni.
L’essenza del servizio offerto da OVH risiede proprio nella sua facilità di utilizzo che consente al cliente di gestire, in modo semplice e trasparente, ambienti complessi e diversificati come se si trattasse di un unico sistema, senza però farsi carico delle difficoltà tecniche e degli investimenti, con grandi vantaggi in termini di scalabilità, reversibilità, flessibilità dei costi e sicurezza.
La possibilità di aumentare o diminuire le risorse a disposizione in soli 5 minuti, garantisce un investimento sempre commisurato alle reali necessità di utilizzo. Inoltre, una velocità di banda passante garantita da 1,5 a 3 Gbps, attivabile direttamente dall’account cliente OVH, permette di trasferire in modo rapido e sicuro, i dati dal datacenter interno a quello virtualizzato.
Il Dedicated Cloud OVH, inoltre, consente di gestire fino a 4000vLAN preconfigurate e ha ottenuto le più importanti Certificazioni riconosciute a livello mondiale, come la PCI DSS che attesta la sicurezza dei pagamenti on-line sulle proprie infrastrutture. L’alto livello di sicurezza di quest’ultime è assicurato anche dal salvataggio dei dati in tre datacenter dislocati in zone distanti tra loro e dotati di un triplo collegamento elettrico.
“Alla luce di tutto ciò, è semplice comprendere come – conclude Faccenda – il reale beneficio per un’azienda nell’adottare questo tipo di servizio, sia quello di poter mantenere la flessibilità necessaria per potersi adattare rapidamente ai cicli economici e di mercato, “trasformando” di fatto, se così si può dire, un costo fisso in semi-variabile con positive ricadute sulla redditività aziendale”.