FireEye, azienda di intelligence led-security ha quest’anno il ventesimo anniversario dell’istituzione del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
20 anni che sono stati ricchi di radicali cambiamenti e che hanno segnato il passaggio dalla tradizionale “Polizia Postale” alla nuova “Polizia delle Comunicazioni”, anche grazie ad attività di cyber sicurezza sempre più all’avanguardia.
Tutte le innovazioni, tecnologiche e di pensiero, che le più grandi aziende di cyber sicurezza hanno presentato negli ultimi anni, si sono rivelate necessarie per affrontare con prontezza e rapidità attacchi che hanno la capacità di essere molto pericolosi, anche e soprattutto per la sicurezza nazionale.
Solo nell’ultimo anno, FireEye, da sempre all’avanguardia nelle diverse attività di intelligence, ha rilevato attacchi che hanno avuto come obiettivo principale le elezioni politiche italiane e quelle più recenti cambogiane. Inoltre, sono aumentati costantemente i pericoli per il settore finanziario in Italia e le minacce perpetrate in occasione dei grandi eventi sportivi e non, a livello globale.
Pericoli, che sono dovuti ad aggressori che utilizzano metodi di attacco sempre più sofisticati.
“Questo anniversario pone l’accento sull’importanza del ruolo che la Polizia Postale e delle Comunicazioni ricopre per la sicurezza nazionale. Il loro lavoro è indispensabile a garantire che il nostro paese sia protetto dalle minacce informatiche, siano esse di matrice locale o estera – ha dichiarato Marco Riboli, VP Southern Europe di FireEye -. La “delinquenza” informatica si è estremamente evoluta negli ultimi anni, sia in termini di sofisticazione che di frequenza – un esempio a noi vicino è quello delle ultime elezioni. Per questo siamo davvero orgogliosi di aver stretto un accordo di collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, che ci vedrà alleati nel combattere gli attacchi cyber e garantire la protezione del nostro paese”.
Durante l’evento è stato, inoltre, proiettato un docufilm, prodotto dal regista Stefano Ribaldi, che ha illustrato le varie versioni della Polizia Postale e delle Comunicazioni, parallele all’esplosione della moderna digitalizzazione.
Oggi, infatti, si parla di Polizia Postale 4.0., e tra software complessi, analisti, attività sottocopertura e digital forensics, la polizia del web tutela le comunità virtuali da vari fenomeni criminosi.
Il passaggio alla Polizia Postale 4.0 prevede l’istituzione di centri regionali operativi che garantiranno il supporto tecnico-operativo a piccole e medie imprese per evitare compromissioni alla funzionalità delle realtà produttive di rilievo locale.