[section_title title=F5 a Cisco Live]
A Cisco Live F5 Networks ha annunciato il rafforzamento della sua partnership con Cisco. Quali sono le strategie messe in campo e quali gli obiettivi di questa alleanza?
F5 e Cisco condividono un approccio basato sulla centralità delle applicazioni che consente ai clienti di scegliere e utilizzare soluzioni fisiche, virtuali e cloud per realizzare una infrastruttura che si adatti in maniera flessibile alle esigenze dell’application delivery.
Negli anni Cisco e F5 hanno visto crescere la propria collaborazione proprio guardando all’orizzonte del SDDC (Software Defined Data Center), con l’obiettivo comune di offrire applicazioni e servizi in maniera intelligente e flessibile in tutti i tipi di ambiente. Tutto questo ha portato ad una maggiore collaborazione tecnologica che si concretizza nell’integrazione della piattaforma Software Defined Application Services (SDAS) di F5 con le soluzioni Software Defined Networking (SDN) di Cisco.
L’agilità applicativa e i carichi di lavoro dinamici comportano una necessità crescente di provisioning e orchestrazione in tempo reale, aspetto fondamentale per abilitare quell’ecosistema di tecnologie necessario per i servizi di futura generazione. Ed è proprio nell’affrontare questa sfida che durante l’ultima edizione di Cisco live abbiamo presentato un’ulteriore integrazione dell’infrastruttura Cisco ACI con l’architettura F5 Synthesis per fornire un unico punto di orchestrazione e gestione in modo che le organizzazioni IT possano creare reti flessibili incentrate sulle applicazioni e possano gestire l’automazione dei servizi applicativi nei data center attuali e di prossima generazione.
Sempre nel corso dell’evento la società ha presentato nuovi servizi applicativi software-defined e prodotti intercloud. Di che cosa si tratta?
Al Cisco live abbiamo introdotto la nuova versione del nostro framework di intelligent management – Big-IQ, una componente chiave dell’architettura F5 Synthesis che è in grado di fornire un punto di integrazione unico per l’amministrazione e l’orchestrazione della sicurezza e dei servizi di application delivery.
Nella nuova versione Big-IQ garantisce una collaborazione ancora più stretta tra il network operation center e i team di DevOps gestendo centralmente l’application delivery e utilizzando un controllo degli accessi basato su ruolo (RBAC). Il risultato è una semplificazione per le operazioni che porta ad una maggiore efficienza e svincola il team del network dalla necessità di dover impostare policy individuali di application delivery, garantendo allo stesso tempo un processo di approvazione flessibile.
6. Per concludere, cosa si aspetta F5 Networks da questo nuovo anno?
Il concetto di Software Defined Data Center (SDDC), e in particolare il SDN, si rivelerà strategico per garantire la flessibilità e l’intelligenza necessarie alla trasformazione dell’infrastrutture IT, in un contesto sempre più ibrido che vede le aziende destreggiarsi tra cloud pubblici, privati, architetture fisiche, applicazioni in continua crescita e sempre più dati condivisi e spostati tra le piattaforme.
F5 risponde a queste esigenze con soluzioni tecnologiche sempre più innovative e forti partnership con i principali player del settore, come Cisco o VMware, e devo dire che il mercato ci riconosce un ruolo importante in questo contesto e la crescita dell’azienda è costante.
Abbiamo chiuso l’anno fiscale con fatturato e utili in netta crescita rispetto all’anno precedente (rispettivamente del 17% e del 12%) e credo ci siano tutti i presupposti da parte nostra e le opportunità, visto il contesto in cui operiamo, per proseguire questa crescita anche nel 2015.