[section_title title=SDN: a che punto siamo?]
L’SDN sempre più protagonista. Una tendenza inarrestabile che porta vantaggi importanti alle aziende, soprattutto in termini di Time to Market, e intorno alla quale sta cominciando a nascere e crescere un interesse concreto, con i professionisti IT che sono ormai ben consci del ruolo chiave che il SDN può svolgere nel rendere più flessibile e maggiormente operativo il network. Abbiamo fatto il punto della situazione con Eugenio Libraro, Regional Director Italy&Malta di F5 Networks.
Le aziende oggi hanno bisogno di flessibilità. In campo di infrastrutture It e di rete. Un ruolo chiave, a questo proposito, può essere svolto dal Software-Defined Networking. Perché andare sempre di più in questa direzione?
La flessibilità è ormai un punto chiave nell’evoluzione delle infrastrutture IT e di rete aziendali, soprattutto in termini di Time to Market; le aziende devono disporre di infrastrutture in grado di offrire servizi veloci e affidabili su qualsiasi device e per questo motivo continuano ad investire in tecnologie in grado di rendere possibile un’application delivery più agile. Qui entra in gioco il trend del Software-Defined, che permea tutta l’architettura in profondità, a partire dai servizi applicativi nei data center – software-defined application services (SDAS) – per consentire alle aziende di diminuire il Time to Market dei servizi, automatizzando la gestione delle applicazioni, ridirigendo i carichi di lavoro in modo sicuro quando necessario e consentendo alle infrastrutture applicative di far fronte a picchi di richieste. In questo ambito e trasversalmente a tutte le organizzazioni informatiche aziendali, non va dimenticata la sicurezza dei dati e la protezione delle applicazioni e delle reti dalle più sofisticate minacce di sicurezza.
Il Software-Defined Networking rappresenta un tassello indispensabile in questo nuovo orizzonte perché promette di trasformare i network tradizionali in piattaforme flessibili e intelligenti, in grado di allocare le risorse dinamicamente e quindi creare rapidamente servizi on demand. Tutto questo si traduce in minori costi operativi, in un Time to Market più rapido, ma soprattutto in una migliore esperienza per l’utente finale. Il SDN rende più facile per gli amministratori IT implementare in modo rapido e sicuro le applicazioni e i servizi in tutto il loro network – nel data center o nel cloud – e offrire con successo applicazioni a chiunque, ovunque e in qualunque momento.
Questi i vantaggi offerti dal Software Defined Neworking. Ma che punto siamo a livello di adozione?
Una ricerca recentemente distribuita da F5 e che ha coinvolto i responsabili IT dei nostri principali clienti nel mondo – State of Application Delivery – ha fatto il punto proprio sullo stato dell’application delivery, sulle necessità di business e sulle richieste tecnologiche da parte delle aziende, evidenziato come i professionisti IT siano ben consci del ruolo chiave che il SDN può svolgere nel rendere più flessibile e maggiormente operativo il network.
Nel campo dell’SDN le aspettative dei CIO sono molto elevate, basti pensare come due terzi degli intervistati abbiano dichiarato che, a loro avviso, un degli obiettivi principali dell’SDN deve essere la riduzione dei costi operativi. Sono convinto che esista un impegno costante delle aziende per trovare soluzioni che rendano più flessibili, scalabili ed efficienti le proprie infrastrutture e il SDN in questo contesto comincia ad essere scelto, anche se molto resta ancora da fare!
Come si è evoluto questo nuovo trend e quali sono le previsioni per il futuro?
La complessità dei data center e delle reti cresce in modo costante e i driver fondamentali sono e resteranno la diminuzione dei costi operativi e l’implementazione di tecnologie che rendano più flessibili i data center e l’erogazione delle applicazioni; per questo motivo il paradigma del Software-Defined Data Center è diventato e continuerà ad essere uno degli attori principali dell’evoluzione delle infrastrutture IT. Questa convinzione è confermata dalle previsioni di crescita che secondo IDC porteranno il valore del mercato SDN dai 200 milioni di dollari del 2013 ai 2 miliardi nel 2016.
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