[section_title title=Data Management: gli altri trend ]
3. Saremo sempre alla ricerca del telefono o del tablet perfetto
Entro la fine del 2015, sviluppatori e amministratori che penseranno di aver risolto i propri problemi standardizzando tutto il sistema su un’unica piattaforma, con ogni probabilità continueranno a trovarsi di fronte alla stessa situazione. Il loro obiettivo è quello di fornire agli utenti un’esperienza che sia comune indipendentemente dal dispositivo utilizzato. E’ molto difficile prevedere se gli utenti utilizzeranno un iPad o un Android. Solo con una piattaforma unica e davvero responsive, possiamo programmare una volta e implementare ovunque.
4. Lavoreremo on-premise, anche se i nostri dati saranno sul cloud
Ci sono parecchie infrastrutture cloud e migliaia di applicazioni cloud. È possibile che stiamo già creando dati su una o più delle maggiori applicazioni funzionanti e che stiamo addirittura salvando i nostri dati su cloud. Ma abbiamo ancora moltissimi dati in sede e dobbiamo integrarli con quelli presenti non in una, ma in molteplici applicazioni cloud. Nel 2015 scaricheremo dati on-premise per poter effettuare operazioni tradizionali come pulizia, formazione, trasformazione e integrazione dei dati. Le operazioni di back office continueranno a esistere ancora per un bel po’.
5. I manager continueranno a non avere una piena comprensione delle proprie attività quotidiane
È facile farsi trasportare dall’entusiasmo per le nuove tecnologie. Big Data, Internet of Things, analisi predittive, sembrano tutte trovate molto promettenti. Eppure, avendo a disposizione le informazioni sul proprio business, su quello dei propri partner, fornitori e clienti, è probabile che i manager vogliano dettagli ancora più accurati, completi e tempestivi riguardo agli aspetti più basilari del proprio lavoro. È forte la tentazione di puntare a quell’elemento determinante in grado di trasformare il proprio business (e la propria reputazione).
Nonostante questo, rimane il fatto che l’analisi dei dati o il supporto alle decisioni migliora il business principalmente migliorando poco alla volta ogni transazione e ogni decisione.
In breve, sostiene Farmer, “Occorre processare gli ordini con meno errori, migliorare leggermente l’efficienza della produzione, focalizzare meglio i propri sforzi in termini di marketing e, soprattutto, fornire ai manager la comprensione completa sui propri dati per metterli in grado di identificare, pianificare e monitorare questi piccoli cambiamenti quotidiani. Solo in questo modo, alla fine del 2015 potrete guardarvi indietro con grande soddisfazione”.