Il churn è uno spauracchio anche tra i vendor tecnologici che operano nel mondo dei commercialisti e degli Studi professionali. Per un vendor l’abbandono di un cliente non è soltanto un fatto economico, è anche un problema d’immagine e coinvolge l’azienda in vario modo e a vari livelli.
Lo Studio Marica Veronesi di Bologna lamentava problemi nella tempistica di esecuzione degli adempimenti correlata ai costi e alle possibili sviste o errori da correggere successivamente per la sua clientela composta da PMI, esercenti, commercianti ed artigiani di settori diversificati.
“Avere clienti in settori diversificati è arricchente ma la gestione può essere complessa, i dati già presenti nel software non devono essere nuovamente trascritti per ridurre la possibilità di errore.” afferma Marica Veronesi. “Il vero bisogno di uno Studio come il nostro è di soluzioni digitali integrate che automatizzino al massimo le attività.” La gestione del tempo per lo Studio Veronesi è un fattore critico.
“Il cliente è diventata molto sensibile al fattore «costo» quando il servizio acquistato è basico. Il fattore «vincolo fiduciario» tende ad attenuarsi di fronte ad una generale lievitazione dei costi di gestione delle aziende. Anche nel comparto dei professionisti la concorrenza si è fatta più agguerrita e il fattore prezzo può divenire una discriminante. Il nostro Studio è ben strutturato e il software dev’essere un supporto stabile, affidabile, intuitivo ed integrato”.
Ecco fare capolino il famigerato churn. Se il piano di competizione è anche il prezzo, non vi è dubbio che lo Studio più strutturato abbia costi maggiori di uno Studio con una struttura semplificata.
La mancanza di un supporto digitale appropriato poi, rende la fidelizzazione del cliente ancora più complessa.
“Abbiamo voluto provare un vendor diverso per affrontare costi minori per lo Studio e avere più tempo disponibile per altri servizi a maggiore valore aggiunto” spiega la sua scelta di cambio Marica Veronesi.
In realtà uno swap da un vendor ad un altro comporta per lo Studio un dispendio di energie e uno stress lavorativo non indifferente, soprattutto se manca un supporto assistenziale adeguato. È esattamente l’esperienza che ha vissuto lo Studio Veronesi.
Dopo essersi decisa ad abbandonare Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia e aver trovato un vendor apparentemente adatto, Marica Veronesi si è ritrovata a dover fronteggiare molte difficoltà dovute soprattutto alla mancanza di una adeguata assistenza. L’assistenza del nuovo vendor non si è rivelata immediata e all’altezza delle aspettative, lo Studio è entrato in crisi per mancanza di sostegno professionale nell’ambito digitale, proprio nel momento dell’avvento del fenomeno “fattura elettronica”.
Dunque il cambio si rivela poco efficace ed efficiente con tutti i rischi del caso.
Marica Veronesi decide così per un contro swap. E dal churn passiamo al reverse churn.
“Abbiamo sicuramente apprezzato la disponibilità e la vicinanza dell’assistenza e del servizio di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia. Abbiamo scelto insieme nuove suite operative con funzionalità più integrate in grado di soddisfare la nostra necessità di abbreviare i tempi di esecuzione per ogni singolo cliente.” Marica Veronesi sa che questo nuovo cambio con il ritorno alle soluzioni di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia comporterà ancora dei sacrifici in termini di impegno ma è rassicurata dal fatto che il vendor ha ampiamente dimostrato la sua prossimità ed efficacia in termini di assistenza.
Lo Studio Veronesi ha scelto di dotarsi di applicativi legacy in attesa di affidarsi alle soluzioni full cloud.
Sistema Professionista, webdesk e Fattura SMART di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia sono oggi la dorsale digitale dello Studio Veronesi.