Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha presentato nuove piattaforme di calcolo con supporto per Persistent Memory, una tecnologia che combina le prestazioni della memoria ad alta velocità con la persistenza tipica dello storage per raggiungere nuovi livelli di performance applicative. HPE ha annunciato inoltre nuove soluzioni per i server HPE ProLiant Gen9, con l’obiettivo di aiutare le aziende a modernizzare i propri data center.
Soluzioni di calcolo HPE per workload e ambienti ibridi
Le nuove soluzioni e tecnologie predisposte per il portafoglio HPE ProLiant Gen9 offrono alle aziende una serie di innovazioni progettate per ottimizzare le performance di calcolo negli ambienti infrastrutturali ibridi:
– HPE Persistent Memory. I nuovi server HPE ProLiant Gen9 sono equipaggiati con HPE 8GB NVDIMM, il primo prodotto del portafoglio HPE Persistent Memory. Questa tecnologia è progettata per accelerare i workload di tipo database e analytics, e rappresenta dunque la soluzione ideale per gestire qualsiasi applicazione attualmente condizionata dai tradizionali bottlenecks dello storage. La memoria HPE 8GB NVDIMM è stata progettata basandosi sulla tecnologia standard di settore NVDIMM-N, in collaborazione con enti normativi quali JEDEC e SNIA: comprende l’alimentazione di backup fornita dalla HPE Smart Storage Battery, che supporta 16 NVDIMM in grado di muovere i dati dalle DRAM alla memoria Flash anche in caso di interruzione dell’alimentazione.
– Trasferimento rapido dei dati con DRAM ad alta velocità in diverse configurazioni. La memoria DDR4 2400 MT/s è disponibile in diverse capacità, a partire da 8GB. Per gli ambienti che richiedono performance più elevate, le memorie LRDIMM HPE da 128GB offrono una densità ulteriore, con prestazioni migliorate del 23%.
– SSD (Solid State Drive) all’avanguardia. Le unità HPE NVMe SSDs di HPE offrono fino a 2TB di capacità storage in un package flessibile che comprende anche la funzionalità Express Bay per l’accesso frontale ai drive. Questi dispositivi sono pensati per attività ad alto valore, come per esempio quelle relative all’OLTP (OnLine Transaction Processing), alla business intelligence e all’analisi dei Big Data.
– Autenticazione intelligente. L’aggiunta di una specifica 1.16 TCG Trusted Platform Module (TPM) 2.0 ai server HPE ProLiant Gen9 crea un ambiente a prova di manomissione, in grado di prevenire l’accesso non autorizzato ai server. TPM supporta Microsoft BitLocker, una soluzione che memorizza in maniera sicura gli elementi di autenticazione come password e chiavi crittografiche.
– La soluzione HPE per la migrazione di applicazioni sul cloud. Una reference architecture sicura, collaudata, convalidata e progettata dagli esperti di HPE Technology Services per supportare i clienti nel processo di migrazione delle applicazioni on-premises verso cloud privati.