L’andamento dei crimini informatici nei primi sei mesi di quest’anno non lascia spazio alle interpretazioni: con 730 attacchi gravi registrati e analizzati, che corrispondono ad una crescita del 31% rispetto al semestre precedente, il 2018 si appresa a battere il triste primato dello scorso anno, definito l’anno del “salto quantico” della cyber-insicurezza dagli esperti del Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica.
I dati emergono dalla nuova edizione del Rapporto Clusit, presentata questa mattina nel corso di Security Summit di Verona, il convegno che si propone di analizzare lo stato dell’arte della cybersecurity e di delineare in maniera indipendente le prospettive per i mesi a venire, per incrementare la cultura sui temi della sicurezza delle informazioni, delle reti e delle infrastrutture informatiche.
Nel corso della presentazione, gli autori del Rapporto Clusit hanno evidenziato che, per numero di attacchi gravi e tipologia, il primo semestre 2018 è stato il peggiore di sempre. In particolare, in questo periodo si è registrata una media di 122 attacchi gravi al mese (rispetto ad una media di 94 al mese nel 2017). Il picco maggiore si è avuto nel febbraio 2018, con 139 attacchi: si tratta del valore mensile in assoluto più alto negli ultimi 4 anni e mezzo.