Mercoledì prossimo 18 maggio, Cesare Garlati, chief security strategist di prpl Foundation e co-fondatore e co-presidente del Mobile Working Group della Cloud Security Alliance, interverrà al Cloud Security Summit di Milano, con un keynote dedicato alla sicurezza nel futuro dell’Internet of Things (IoT), del cloud e del mobile.
L’incontro è la prima edizione di un evento annuale che si propone di creare un dialogo tra istituzioni, industria e piccole e medie imprese europee, e promuovere la condivisione delle informazioni e delle esperienze con uno sguardo verso l’Europa e oltre.
“Il mondo è sempre più connesso e il cloud gioca un ruolo importante nel sostenere queste connessioni per i dispositivi IoT e mobile”, ha dichiarato Jim Reavis, fondatore della Cloud Security Alliance che aprirà il summit con il proprio keynote. “La sicurezza è senza dubbio un denominatore comune indispensabile che dovrebbe rappresentare la base della crescita di questo settore, eppure è ancora un obiettivo lontano, spesso tenuto in considerazione più come un ripensamento. Prpl Foundation ha permesso di fare passi da gigante in questo settore e ha facilitato la cooperazione tra le organizzazioni, che è la chiave per definire gli standard di interoperabilità dei dispositivi nel mercato dei data center”.
L’intervento di Cesare Garlati è dedicato a come garantire la sicurezza nel futuro dell’IoT, del cloud e dei dispositivi mobile. Parlerà del “Internet of Broken Things” e di come possa essere “aggiustato” con un approccio open source guidato dall’hardware. Oggi che gli oggetti dalla tecnologia sempre più integrata trasformano il nostro modo di vivere, dal settore ospedaliero nella somministrazione di farmaci salvavita, ai sistemi di pilotaggio sugli aerei e alle connected car, è fondamentale che ci assicuriamo che tutto sia il più sicuro possibile. Garlati mostrerà perché le sfide della sicurezza nei sistemi informatici integrati sono più complesse di qualsiasi cosa abbiamo visto fino ad oggi; in questo contesto la loro adozione su 1,5 milioni di automobili negli Stati Uniti e da parte della maggior parte delle aziende che commercializzano i dispositivi biomedici sono esempi cruciali.
“Molte persone commettono un errore fondamentale quando si parla del “futuro” sopraggiungeremo dell’Internet delle cose. La realtà è che l’IoT è già qui ed è “rotto!”, commenta Garlati. “Per risolvere il problema, abbiamo bisogno di adottare un nuovo approccio basato su hardware che si fonda sui principi open source e sugli standard interoperabilità. Al centro di questa è l’idea di un avvio sicuro fondato sulla fiducia in una virtualizzazione basata su hardware e silicio, in grado di limitare il movimento laterale a livello di chip “.
Il keynote consentirà di individuare i punti in comune di tutte le criticità dell’Internet of Things incontrate fino ad oggi, tra le quali la connettività, gli aggiornamenti del firmware e dei sistemi proprietari, prima di proporre una nuova soluzione in grado di superare tutte queste sfide, come sostenuto da prpl Foundation nella sua recente guida Security Guidance for Critical Areas of Embedded Computing dedicata alla comunità IoT, che invita ad abbracciare la filosofia e i concetti esposti per rendere più sicuro il mondo degli oggetti connessi. La guida è essenziale per chiunque abbia un interesse per il futuro dell’IoT e l’embedded computing, dagli OEM ai SoC e ai produttori di router, dei dispositivi biomedici e dei set-top-box.