Secondo un nuovo studio sponsorizzato da Oracle, molte aziende europee stanno adottando il cloud, ma quasi la metà è in difficoltà, dovendosi confrontare con l’aumento dei costi di integrazione del cloud e con silo di dati. Il motivo è semplice: il 60% della spesa complessiva in tecnologia è generata da dipartimenti diversi da quelli IT, il che rende difficile sfruttare pienamente i vantaggi dei servizi cloud che si sottoscrivono.
Un altro aspetto significativo del problema è il fatto che la gran parte delle aziende continuano a finanziare i loro investimenti IT senza un allineamento rispetto al potenziale di ricavo che ne possono ottenere, o rispetto all’innovazione che possono ottenere.
Infatti, secondo la ricerca Oracle “Putting Cultural Transformation at the Heart of Cloud Success”, due manager su tre ammettono che i modelli di finanziamento IT in essere nella loro azienda ostacolano l’innovazione tecnologica.
Per questa ricerca, Oracle ha collaborato con Coleman Parkes sottoponendo un questionario a 600 senior manager (area EMEA) con potere decisionale, appartenenti sia a dipartimenti IT sia ad altre linee di business.
E’ il momento di cambiare i modelli di finanziamento
I risultati dello studio suggeriscono che le aziende hanno bisogno di ripensare il modo in cui finanziano l’IT e di attuare una trasformazione culturale, se vogliono sfruttare pienamente i vantaggi del cloud computing.
Il 33% dei rispondenti dichiara che un modello di finanziamento IT inadatto sta mettendo in difficoltà l’azienda. Un altro terzo crede che la cultura IT della loro azienda non sia adeguata all’era del cloud computing.
E’ molto significativo il fatto che il 72% degli interpellati dichiari che un nuovo modello di finanziamento per il cloud permetterebbe ai dipartimenti IT di offrire più servizi cloud e che il 70% si aspetti che cambiare modello aiuterebbe a ridurre i costi.
Fare luce sulla Shadow IT
La ricerca Oracle evidenzia che l’aumento della spesa per soluzioni IT da parte di altre linee di business (la cosiddetta Shadow IT) è un ostacolo. Più di un terzo dei manager di area tecnologica interpellati (35%) crede che questa pratica riduca la capacità del suo dipartimento di contribuire agli obiettivi di business. Il 46% dichiara che l’approccio al cloud adottato fino ad oggi ha aumentato i costi di integrazione, e la stessa percentuale di manager ritiene che abbia portato alla creazione di silo di dati.
Inoltre, la quasi totalità degli interpellati (il 95%) crede che il fenomeno Shadow IT sia una delle principali cause di complessità. Circa un terzo ritiene che lasciare gestire alle linee di business la loro spesa in IT in modo indipendente porti a più problemi di sicurezza, renda più difficile gestire i finanziamenti e riduca il controllo sui sistemi IT di tutta l’azienda.
Il CIO come timoniere del cloud
La ricerca Oracle rivela che in molte aziende non c’è una singola persona che abbia una visione completa di tutti gli investimenti IT. Questo rende difficile sviluppare e seguire una strategia cloud unificata.
Non si può continuare a mettere da parte il CIO: bisogna che questa figura sia parte integrante del team che guida le aziende nella loro trasformazione a un modello basato sul cloud. Anche se l’integrazione e la gestione dei dati sono ancora fattori critici per ogni impresa, è allarmante il fatto che nel 66% delle realtà coinvolte dallo studio i CIO controllino meno della metà del budget IT complessivo.