[section_title title=CIO in Università: quali le principali preoccupazioni? – Parte 1]
Le cinque priorità strategiche per il 2015 dei CIO negli ambienti universitari sono prima di tutto relative alla gestione e alla implementazione di infrastrutture It, seguite dai temi sicurezza, mobility, distribuzione delle applicazioni e cloud computing. Lo rivela una survey condotta a livello internazionale da Extreme Networks (‘What’s Keeping Higher Education CIOs Up At Night?’) sui responsabili It delle università di Stati Uniti, Europa, America Latina e Asia-Pacifico.
Sfide per la gestione dell’IT
Una delle maggiori preoccupazioni dei CIO in merito alla gestione delle proprie infrastrutture It riguarda la quantità di risorse da destinare alla prevenzione o alla risoluzione di incidenti di servizio: il 71% degli intervistati dichiara di orientare una parte importante degli investimenti It per evitare possibili cali del servizio di rete, un 53% confida di impiegare importanti risorse per garantire la larghezza di banda necessaria ad assicurare la continuità delle attività della propria organizzazione, un 36% mostra preoccupazioni per le possibili interferenze che gli utenti WiFi potrebbero causare sulla rete wireless, mentre, infine, un 31% impiega sforzi notevoli per il controllo di usi non appropriati di strumenti e applicazioni It all’interno dell’organizzazione (Shadow It).
L’analisi delle informazioni che viaggiano in rete come fonte di business intelligence è sempre più apprezzata. Il 67% degli intervistati considera piuttosto utile l’uso di applicazioni analitiche di rete, sia per pianificare le risorse It sia per gestire e garantire la qualità della User Experience a studenti e docenti. Solo il 9% degli intervistati, invece, ammette di non aver previsto l’uso di applicazioni analitiche.
All’interno dell’indagine è stata presa in considerazione anche l’importanza dell’Internet of Things all’interno dei progetti It dei centri universitari intervistati: più di un terzo dei CIO sentiti sta già considerando questo fenomeno nei progetti Byod, mentre un 47% prevede questa tendenza all’interno dei progetti di pianificazione It ordinari. Un 23% prevede di tenerne conto per un futuro prossimo, e un 19% lo considera una priorità strategica. Soltanto un 5% considera questa tendenza irrilevante per la propria organizzazione.
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