Che il marketing tradizionale stia cedendo il posto a una comunicazione sempre più precisa e personalizzata è sotto gli occhi di tutti.
Le aziende devono creare un rapporto esclusivo con i clienti e mantenerlo coerente nei diversi canali di contatto. Per farlo, non è più sufficiente raccogliere dati ma è necessario convogliare tutte le informazioni in un unico luogo in modo tale da avere una visione complessiva del cliente.
A ribadirlo sono i dati contenuti nel white paper “Customer Data Platform e governance dei dati: le chiavi per modernizzare il business” realizzato da TIBCO e Minsait.
Al suo interno si torna a sottolineare come l’innovazione tecnologica può aprire nuovi orizzonti, soprattutto in Italia, dove il 40% delle grandi aziende utilizza ancora soltanto dati interni per prendere decisioni cruciali per il business e il 44% delle aziende italiane ha la necessità di accelerare i tempi di analisi dei dati. Secondo il rapporto, questo è sintomo di un ritardo nelle capacità di avvalersi di nuove fonti, come le banche dati pubbliche, e di creare nuovi business valorizzando i propri dati.
Il restante 60% si dimostra invece più aperto e coglie l’opportunità di scambiare dati con l’esterno, integrando dati di fonti e formati differenti come dati geo-spaziali, dati testuali, CRM, social, e-commerce e dati web strutturati.
La Customer Data Platform (CDP) è, infatti, un “crocevia” dove arrivano le informazioni provenienti da tutte le fonti di contatto: punto vendita, e-commerce, CRM, messaggi social, contact center, banche dati esterne, ecc. Informazioni che, elaborate con tecnologie avanzate quali Big Data, intelligenza artificiale (AI) e machine learning, raccontano chi è il cliente, consentendo un rapporto e una comunicazione sempre più personalizzata.
Dove l’innovazione tecnologica può aprire nuovi orizzonti
Come riferito in una nota ufficiale da Roberto Carrozzo, responsabile Business Intelligence & Business Analytics di Minsait in Italia: «Più della quantità dei dati conta la qualità. Con la CDP diventa possibile tener conto dei fattori che normalmente non vengono considerati nelle analisi su clienti, come correlazioni con dati d’inventario, di produzione, spostamenti del cliente nel punto vendita e rilevazioni di sensoristiche IoT, con impatti diretti sulle vendite».
Tra le realtà internazionali più significative nella realizzazione di piattaforme di Customer Data figura, infatti, Minsait, la società di Indra leader per l’IT e la Digital Transformation. Forte della sua lunga esperienza in Master Data Management, Minsait ha creato delle CDP in cloud molto efficienti, grazie alle quali è possibile segmentare i clienti in tempo reale o quasi reale.
In questo modo, Minsait risponde all’esigenza espressa dal 44% delle aziende italiane di accelerare i tempi di analisi. Infatti, se le CDP vengono aggiornate ogni 15-30 minuti, le aziende possono effettuare azioni di marketing tempestive come applicazione di scontistiche, raccomandazioni d’acquisto, assistenza via chatbot durante la visita in negozio.
Nella creazione di CDP, Minsait si avvale della tecnologia TIBCO EBX. Lo strumento, creato dalla storica azienda statunitense di produzione software TIBCO, presenta il vantaggio di non richiedere scrittura di codice. Le funzionalità di EBX sono utili per la modellazione, validazione e pulizia dei dati, il matching & merging, il supporto dei workflow e la data governance anche in realtà multidominio.
Gli analisti di Gartner riconoscono, infatti, a TIBCO EBX una specifica superiorità sui concorrenti nel supporto dei casi d’uso, mettendo la piattaforma al primo posto nelle categorie: applicazioni B2B di customer data management; utilizzo nell’inbound; nell’outbound (la gestione delle informazioni di prodotto) e nel master data management (nel supporto di MDM multi dominio).
Per Maurizio Canton, EMEA CTO & Customer Success: «Oggi per riuscire a competere nei vari settori di business è necessario avere una visione chiara e completa di tutti i dati che sono disponibili all’interno di un’azienda. TIBCO EBX abilita in un’unica soluzione, la gestione, la governance e il consumo dei dati. È molto importante che la soluzione di data management che un’azienda sceglie non sia solo uno strumento valido per i data expert, ma che sia anche facile da usare in modo da essere utilizzata da più figure e settori all’interno dell’azienda».