L’utilizzo di software privi di licenza è in leggero calo. La nuova Global Software Survey realizzata da BSA The Software Alliance e IDC ha rivelato infatti come l’installazione di software senza licenza sia diminuita globalmente di due punti percentuali, arrivando a raggiungere il 37% del totale dei software installati, con un mercato dal valore commerciale di 46,3 miliardi di dollari che si traducono in mancati introiti per le case produttrici di software e per il business ad esse collegato.
La situazione dell'Europa e dell'Italia
L’adozione di software correttamente licenziato cresce in ogni regione del pianeta. Fanalino di coda i Paesi emergenti con il 75% delle installazione non licenziate. L’Italia registra un 43% di sofware installato non licenziato, segnando una diminuzione di due punti percentuali rispetto al 2015, ma contemporaneamente staccandosi più o meno nettamente dalla media europea del 26%, segno che bisogna ancora lavorare molto per colmare il gap con Paesi come Svezia, Danimarca, Austria e Svizzera, in questo senso aiutati anche da un diverso tipo di mentalità.
La maggiore adozione di software correttamente licenziato è dovuta soprattutto ad una crescente attenzione alle problematiche di sicurezza perché il rischio stimato di infezioni che derivano dall’utilizzo di software senza licenza è stimato intorno al 29%. I CIO intervistati riconoscono una correlazione tra l’uso di software privo di licenza e le infezioni malware, con le maggiori preoccupazioni rivolte verso il rischio di perdita dei dati (46%).
Metodologia SAM per aziende vincenti
Leggendo un po’ tra le righe della ricerca quello che appare evidente è che migliorare la conformità dei software è oggi un abilitatore economico e un imperativo di sicurezza. Le organizzazioni possono compiere significativi passi per migliorare la gestione dei software e ottenere guadagni importanti mediante l’adozione di best practice di Software Asset Management (SAM) per migliorare la gestione delle risorse software e ottenere il massimo dalle proprie tecnologie. La survey ha sottolineato come i programmi SAM non solo aiutano i CIO ad assicurarsi che i software in esecuzione nel proprio network siano legittimi e dotati delle adeguate licenze, ma possono anche aiutare a ridurre i rischi informatici, migliorare la produttività, ridurre i tempi di inattività, centralizzare la gestione delle licenze e ridurre i costi. Studi dimostrano che le organizzazioni possono risparmiare fino al 30% sui costi annuali del software implementando un programma di ottimizzazione delle licenze software e un processo di SAM solidi.
“La nuova ricerca di BSA – commenta Paolo Valcher, Chairman di BSA Italia – sottolinea come il nostro Paese ha migliorato negli ultimi anni di 2 punti percentuali la propria posizione, arrivando al 43% di presenza di prodotti non correttamente licenziati all’interno dei pc delle nostre aziende. Il trend è quindi positivo ma al contempo dimostra che siamo ancora lontani dalla media europea e che c’è quindi molto lavoro da fare. BSA soprattutto si sforza di spingere l’adozione di modelli di SAM che aiutino le imprese ad avere una situazione sotto controllo del proprio asset e a valorizzare il proprio asset tecnologico software e hardware”.
Focus sul Cloud
Un ultimo focus sul Cloud, che sta rivoluzionando il modo in cui le risorse IT vengono vendute, acquistate e implementate, permettendo di offrire funzionalità software tradizionali e migliorate in qualità di servizi accessibili via internet, permttendo a qualsiasi azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni, di accedere alle tecnologie che un tempo erano appannaggio solo delle grandi imprese. La survey sottolinea come il Cloud migliori l'efficienza dei costi, con la riduzione, per le aziende IT che sono passate alla 'nuvola', del 21% dei costi IT rispetto a quelle che continuano ad avere grandi data center e software on premise. Il Cloud è anche più sicuro e flessibile permettendo l'accesso alle applicazioni in qualsiasi momento, in ogni luogo e da qualsiasi device, all'insegna della sicurezza. Ovviamente anche il passaggio al Cloud è abilitato dalla corretta implementazione di un'adeguata strategia SAM.
Chi è BSA – The Sofware Alliance
BSA è un’associazione no profit internazionale che riunisce prevalentemente aziende produttrici di software, ma anche hardware (come ad esempio, Microsoft, Autodesk, Oracle, Dell, IBM, SAS, Oracle, SalesForce, Symantec ecc.). Il suo obiettivo è quello di proteggere la proprietà intellettuale ma il nuovo focus dell’associazione va anche sempre di più, come abbiamo visto, nella direzione di divulgazione di nuove metodologie per la gestione mediante l’utilizzo di tecnologia innovativa dei propri asset aziendali.
Oltre alla Global Software Survey, rilasciata ogni due anni, BSA promuove anche la Global Cloud Computing Storecard, un’indagine su come le singole country riescano ad agevolare l’adozione del cloud da parte delle piccole e medie imprese (l’Italia si trova al nono posto tra le 24 principali nazioni a livello economico. Tra le altre sue attività: la stesura di white paper sulle tematiche dell’innovazione; l’organizzazione di eventi; l’attività di consulenza verso la Guardia di Finanza, e, tra le ultime sue iniziative, si segnala la realizzazione di un vademecum dell’imprenditore per spiegare alle aziende meno strutturate come evitare i rischi dovuti all’uso non sicuro del software. BSA, per finire, è protagonista anche di interventi a carattere istituzionale per la Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione, pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo.