Un nuovo studio di CA Technologies, condotto da Ponemon Institute, rivela che sia le linee tradizionali di business che le funzioni It stanno valutando i benefici derivanti dalle iniziative ‘Bring Your Own Identity’ (Byoid) che prevedono l’utilizzo di credenziali dei social network o Id digitali per accedere ad altre applicazioni. I soggetti consultati riconoscono inoltre che la diffusione del modello Byoid verrebbe facilitata da una maggiore sicurezza.
“Nell’odierna economia dominata dalle applicazioni, la fruizione da parte dell’utente finale è condizionata alla facilità e sicurezza d’accesso. Il Byoid è un meccanismo sempre più popolare per la semplificazione degli accessi perché consente di evitare di dover creare un nuovo account per ogni sito, pratica che spesso provoca l’abbandono del carrello degli acquisti da parte di clienti esasperati dalle ripetute richieste di registrazione – ha spiegato Mike Denning, Senior Vice President e General Manager della divisione Security di CA Technologies –. Stiamo adoperandoci per irrobustire la sicurezza del meccanismo Byoid senza farlo diventare troppo macchinoso né complesso”.
L’indagine “The Identity Imperative for the Open Enterprise 2014” ha fornito svariati spunti interessanti sulla portata del fenomeno Byoid, approfondendo ad esempio aspetti quali l’attuale stato di diffusione e il valore percepito.
Sebbene la diffusione dell’accesso Byoid basato sulle credenziali dei social network sia ancora agli inizi, si rileva già un buon livello d’interesse, soprattutto nelle popolazioni degli utenti mobile e web. Il 55% degli addetti It e il 69% degli utenti appartenenti alla categoria business dichiara un interesse alto o altissimo verso l’utilizzo delle identità registrate nei social media quali Facebook, LinkedIn o Yahoo.
Per entrambe le categorie di utenti (It e business), un’importante leva alla base della diffusione del modello Byoid all’interno della loro organizzazione scaturisce dal desiderio di dotarsi di credenziali d’accesso più forti e di acquisire maggiori certezze sull’identità degli utenti (rispettivamente, 62% e 65%). Come singolo beneficio più importante (93%), però, gli utenti business hanno indicato la possibilità di rilevare abitudini e caratteristiche degli utenti online. Questo dato starebbe a suggerire un’evoluzione nella percezione del ruolo svolto dall’identità: invece di semplice elemento nella tutela dei dati, l’identità verrebbe ora vista come una preziosa risorsa con cui acquisire dati a valore aggiunto da utilizzare per la fidelizzazione dei clienti.
“Un’analisi a 360 gradi degli atteggiamenti individuati nel corso dell’indagine ha evidenziato due diversi modi d’intendere l’identità – ha dichiarato Larry Ponemon, presidente e fondatore del Ponemon Institute –. Nella gestione delle identità, l’It continua a farsi portatrice della visione tradizionale basata sulla contrapposizione fra rischi e sicurezza, mentre gli esponenti delle linee di business tendono ad adottare un’ottica basata sul valore e incentrata sul cliente. Per trarre il massimo valore da qualsivoglia iniziativa Byoid, questi due gruppi devono allearsi e collaborare in modo da garantire la crescita dell’azienda all’insegna della massima sicurezza”.