Nessuno è al sicuro. Ormai lo sappiamo bene. Non passa giorno senza che accada qualche clamoroso furto di dati aziendali sensibili o che una società cada vittima di attacchi ai propri sistemi informatici. Uno dei vettori più comuni delle minacce è rappresentato dalle e-mail: grazie ad ormai sofisticati sistemi di social engineering per i criminali informatici è diventato quasi un gioco da ragazzi bucare le reti aziendali.
Ma allora… come fare a proteggersi? Un soccorso arriva da Libraesva, società italiana specializzata nella fornitura di soluzioni avanzate di email security, che ha stilato una lista di utili consigli.
“Per tutelarsi al meglio occorre innanzitutto buon senso” commenta Paolo Frizzi, Ceo&Founder della società lecchese. La sicurezza dei dati trasmessi e ricevuti via e-mail tra singoli utenti o tra aziende, siano esse di piccole-medie-grandi dimensioni, è garantibile solo quando ogni singolo messaggio o file è sottoposto all’analisi accurata di motori capaci di identificarne la tipologia e di applicarvi la tecnica più rilevante per assicurare il massimo livello di efficacia e protezione.
Per i singoli utenti il primo consiglio è quello di diffidare di e-mail che invitano ad esempio a mettersi in contatto con il nostro istituto di credito, oppure con le società a cui già ci affidiamo per le nostre forniture di servizi. Queste realtà hanno già i nostri dati personali e le comunicazioni ci raggiungono attraverso canali istituzionali controllati: nessuna ragione quindi perché inviino comunicazioni periodiche senza riferimenti specifici.
In linea di massima, è possibile evitare di trovarsi coinvolti in situazioni spiacevoli legate a malware o crimeware dotandosi di un buon software antivirus mantenuto sempre aggiornato. Una buona pratica che vale anche per le proprie navigazioni e transazioni attraverso dispositivi mobile. A questo riguardo Frizzi precisa come “In sistemi operativi aperti come quelli Android – i sistemi iOS adottano un sistema operativo chiuso e per questo sono meno attaccabili dalle minacce – è consigliabile dotarsi di soluzioni antivirus dedicate”.
In aggiunta a questi, Libraesva ha identificato alcuni accorgimenti che, quando applicati, hanno mostrato di giovare alla ‘salute’ delle comunicazioni.
A cominciare dalla verifica, durante ogni ‘surf’ sul web, dell’esistenza di protocolli di sicurezza, che sono facilmente verificabili facendo attenzione che all’inizio dell’indirizzo internet, nella barra di navigazione, sia presente la sigla https:// oppure il simbolo del lucchetto.
Un ulteriore consiglio è quello di collegarsi con cautela a reti wi-fi aperte, dietro a cui potrebbero celarsi hacker pronti a inserirsi nei propri sistemi.
Rivolgendosi alle aziende, Frizzi poi consiglia di adottare tutti gli strumenti di sicurezza necessari per gestire in modo sicuro le informazioni in possesso, e le informazioni scambiate con fornitori, clienti, partner, ecc., riducendo in questo modo al minimo i rischi.
“Dotarsi di soluzioni professionali quali Libra ESVA, l’Appliance Virtuale per la sicurezza delle email, testata e verificata come una delle più efficienti soluzioni presenti sul mercato, garantisce la massima protezione in azienda contro spam, virus, Trojans, attacchi phishing e contenuti indesiderati”.