Nel solo mese di agosto gli attacchi informatici che hanno colpito l’Italia sono stati 5.600, con una media di circa 180 attacchi al giorno. Il più grande attacco registrato, che si è verificato nella seconda metà del mese, è stato di 20,6 Gbps, mentre gli attaccanti hanno agito direttamente dall’Italia nel 33% dei casi, dagli Stati Uniti (30%), dalla Francia (19%) e dal Regno Unito (18%).
I dati arrivano da Arbor Networks e più precisamente nell’ambito di Atlas (Active Threat Level Analysis System), il progetto collaborativo sviluppato dall’azienda insieme a 400 service provider che hanno accettato di condividere anonimamente dati anonimi di traffico.
A commentare la situazione per Arbor è Ivan Starniero, Regional Manager, Southern & Eastern Europe: “Il problema degli attacchi informatici non è limitato ad un periodo di tempo specifico o ad un target specifico. Questi dati dimostrano come anche in periodi di calma – come si potrebbe pensare di un mese come agosto in Italia – il numero degli attacchi si è comunque tenuto alto, e sebbene non si registrino particolari picchi in dimensioni, è importante non sottovalutare il fenomeno. Ogni azienda oggi può essere bersaglio, diretto o indiretto, di attaccanti malintenzionati, e le dimensioni degli attacchi saranno presto incontrollabili; infatti l’avvento di tecnologie di comunicazione fissa e mobile ogni giorno più sofisticate ed ampie in termini di banda, non farà altro che amplificare il fenomeno degli attacchi a sfondo socio-politico o di estorsione. Avere un protezione che renda prevedibile l’imprevedibilità, e che sia attiva su più livelli contemporaneamente, serve a minimizzare il rischio di perdite ingenti in termini di tempo impiegato per il ripristino, in termini di immagine, in termini di disservizi, e, non ultimo, in termini finanziari”.