Il mancato coinvolgimento della security nei progetti DevOps e un’organizzazione strutturata in silos crea rischi cyber per il 72% delle aziende. Il dato emerge dall’ultima ricerca Trend Micro, specialista globale di cybersecurity, che ha analizzato le attitudini nei confronti dei DevOps di 1.310 decisori IT in tutto il mondo, Italia compresa.
“Non è un segreto che gli sviluppatori e i team di security abbiano alle spalle dei rapporti un po’ burrascosi – commenta Steve Quane, Executive Vice President of Network Defense and Hybrid Cloud Security for Trend Micro -. Vogliamo aiutare le aziende a facilitare la collaborazione tra questi reparti, fornendo la tecnologia e le soluzioni che supportino gli sviluppatori e la security. Per farlo al meglio, dobbiamo capire come la community DevOps e i team di security collaborano. Solo comprendendo i loro obiettivi saremo in grado di fornire le soluzioni che li aiutino a svolgere al meglio il lavoro, rispettando i corretti standard di security”.
DevOps e sicurezza: un problema (anche) di comunicazione
I DevOps oggi sono una priorità maggiore rispetto allo scorso anno per il 79% delle aziende, ma il 34% del campione ammette che i team di security non sempre sono consultati in fase progettuale e il 94% afferma di aver riscontrato problemi di sicurezza in fase di creazione.
Questa sfida è sottolineata anche in una ricerca recente pubblicata da ESG1 e commissionata da Trend Micro e altri vendor di cybersecurity.
Lo studio afferma che solo il 20% degli acquisti dei prodotti di security per le applicazioni cloud-native, all’interno dei progetti DevOps, sono definiti dai team di IT security. Per ovviare a questo, il 68% delle organizzazioni ha, o ha in progetto di creare, un team centralizzato per gestire la sicurezza dei DevOps.
La ricerca ESG ha scoperto, anche, che solo il 30% delle aziende include un membro del team di security dall’inizio del processo di sviluppo software.