L’Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, mette a disposizione del mercato una norma che definisce le caratteristiche degli operatori del settore delle tecnologie informatiche e della comunicazione (Ict).
Si tratta della Uni 11506, “Attività professionali non regolamentate – Figure professionali operanti nel settore Ict – Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenze”. Essa delinea la metodologia di costruzione e il quadro di riferimento per le competenze che concorrono a definire le attività professionali delle figure che operano nell’ambito delle tecnologie informatiche indipendentemente dalle modalità lavorative e dalla tipologia del rapporto di lavoro, stabilendo i requisiti fondamentali per l’insieme di conoscenze, abilità e competenze che le contraddistinguono.
Fabio Massimo, rappresentante di Cna Nazionale e presidente della Commissione Uninfo (l’Ente federato Uni per le tecnologie informatiche e loro applicazioni), spiega: “La norma non solo si inserisce perfettamente nell’ambito della legge n.4 del gennaio 2013, ma va oltre perché definisce un sistema di riferimento quadro intorno alla professione dell’Ict. Infatti – aggiunge – anche i rappresentanti degli Ordini si sono mostrati interessati e hanno partecipato ai lavori di elaborazione della norma Uni“.
La nuova norma Uni stabilisce prima di tutto le metodologie con le quali descrivere la professionalità dell’informatico. Successivamente definisce 36 tipi di competenze generali che sono di riferimento per tutto il settore Ict, indicando, anche se in modo non esaustivo, le conoscenze, le capacità e i livelli di richiesti da ognuna. La norma indica anche le modalità con cui possono essere tracciati i codici etici per le professioni. La Uni 11506 stabilisce un linguaggio comune ed è quindi un punto di riferimento importante che permette a tutte le parti di utilizzare una terminologia e dei concetti uniformi per poter dialogare in modo chiaro e standardizzato. Offre, inoltre, la possibilità di connettersi in modo univoco anche ai quadri di riferimento dell’Europa, consentendo così al sistema italiano di muoversi in modo sinergico e integrato con il sistema europeo.
Pur non entrando nel merito delle singole professioni, la nuova Uni ha uno spettro d’azione molto ampio ed è applicabile sia alle aziende Ict sia alle aziende utilizzatrici, come può essere un riferimento per la Pubblica Amministrazione e per il sistema formativo nazionale. La norma può essere utilizzata anche dalle parti sociali come le organizzazioni datoriali o sindacali.