Petya, il virus informatico che ha preso di mira anche alcuni ministeri ucraini, per il quale è stata additata la Russia, potrebbe far scattare l’applicazione dell’articolo 5 della Nato, che prevede la mutua difesa delle varie parti dell’alleanza.
Ad affermarlo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per il quale “l’attacco di maggio e di questa settimana sottolineano l’importanza di rafforzare le nostre difese informatiche, come già stiamo facendo”. “Condividiamo buone pratiche e tecnologi, e lavoriamo più a stretto contatto con gli alleati” esorta Stoltenberg, che ha poi aggiunto come “la Nato aiuta l’Ucraina per la cyber difesa e ha stabilito un trust fund per finanziare programmi volti a supportare le difese informatiche ucraine”.
Ad essere presi di mira con l’attacco di martedì la maggioranza dei ministeri e la banca centrale ucraina, l’aeroporto di Kiev e anche la centrale nucleare di Chernobyl.