Dopo che nel mese di maggio già si era lanciata in un’esercitazione che simulava una guerra cibernetica ora la Nato fa un’altra mossa in favore della cyber difesa.
L’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord aprirà infatti entro la fine dell’anno in Polonia, a Cracovia, un centro d’eccellenza per accrescere le sue capacità di contro-spionaggio di fronte alle minacce “dell’Est e del Sud”, come annunciato dal ministero polacco della Difesa.
Un funzionario polacco dei servizi di controspionaggio sarà il primo capo del centro, luogo in cui si terranno attività congiunte “in vista dell’identificazione e la lotta alle minacce di intelligence”, ha dichiarato il colonnello Jacek Sonta, portavoce del ministero.
La Nato possiede già altri 21 centri d’eccellenza in 28 Paesi, le cui attività vanno dalla medicina militare alla lotta al terrorismo, dalla sicurezza energetica appunto alla cyber-difesa.
Una mossa questa, che ribadisce dunque l’importanza attribuita anche dai massimi organismi mondiali alle minacce che arrivano dalla rete, nella consapevolezza che oggi la sicurezza cibernetica va sempre più assumendo un ruolo chiave nella tutela e nella difesa di cittadini, aziende e Stati.