Lo specialista nella produzione di software finalizzato alla creazione di esperienze digitali enterprise Liferay, sta per presentare la nuova versione 7.1 della propria piattaforma. Quest’ultima includerà importanti novità a livello di infrastruttura e di strumenti per la realizzazione di API che abilitino nuove funzionalità di evoluzione, personalizzazione e sicurezza.
In un momento come quello attuale, in cui gli utenti interagiscono con numerosi dispositivi che si basano su tecnologie differenti, con IoT e microservizi in aumento, così come la necessità di creare applicazioni o interfacce mobile native, una delle sfide principali per il settore è quella di consentire che il software utilizzato sia in grado di funzionare senza un’interfaccia utente grafica, in modalità headless.
Da qui la volontà di Liferay di facilitare alle aziende l’utilizzo della piattaforma tramite l’interfaccia utente fornita di serie, o in modalità headless.
Convinta che le API siano attualmente l’elemento chiave per evolversi verso nuovi modelli e opportunità nel campo della trasformazione digitale aziendale, l’azienda intende offrire una gestione della API Economy in grado di integrare piattaforme e applicazioni, di digitalizzare processi e servizi e di garantire alle aziende di evolversi in un ecosistema digitale, raggiungendo il livello di sicurezza richiesto dalle API attuali.
Nuova serie di API Hypermedia
Il focus sull’offerta di un nuovo set di API progettate per supportare gli sviluppi future punta a promuoverne il riutilizzo e a raggiungere una capacità senza precedenti di far evolvere le API, garantendo fruibilità ai clienti.
Basandosi su questi obiettivi e sul valore fondamentale dato all’adattabilità delle API al contesto reale, Liferay è stata in grado di sviluppare un’ampia serie di nuove API, che saranno disponibili per gli Early Adopter con la nuova versione di Liferay 7.1, e la possibilità di costruire proprie API su Liferay che risponderanno ai requisiti richiesti. L’azienda ha creato due librerie Open Source, APIO Consumer, che facilita l’utilizzo di API Hypermedia, e APIO Architect, che semplifica la loro creazione e le renderà disponibili a tutti i clienti.
Sicurezza e controllo con OAuth 2.0
Dalla versione 7.1, Liferay potrà, infine, agire come fornitore di OAuth 2.0, con l’autorizzazione di delegare o determinare i permessi forniti ai clienti senza richiedere i classici processi di autenticazione.
Attraverso diversi sistemi (come Client Credential grant flow o Authorization Code grant flow) si fornirà un controllo degli accessi ottimale che include differenti modelli, tra cui l’opzione di stabilire regole speci-fiche in base a determinate caratteristiche di ogni API.