Che l’automazione di rete portasse benefici nella trasformazione digitale già si sapeva. Ora, però, a definirla una priorità strategica per una serie di organizzazioni ci sono anche i numeri di una ricerca promossa da Juniper Networks e realizzata da IDC studiando gli approcci e i piani di diverse tipologie di organizzazione in Francia, Germania, Italia, Olanda, Regno Unito e Arabia Saudita.
Parliamo di 600 organizzazioni con oltre mille dipendenti, di cui 540 aziende e 60 service provider intervistati telefonicamente nel periodo luglio-agosto 2017.
Ne esce un quadro in cui professionisti IT responsabili della progettazione e gestione delle architetture di rete e della sicurezza di data center, installazioni storage e server, si sono detti certi che l’automazione di rete porterà efficienza, sicurezza e innovazione nei servizi.
Nello specifico, tra il 58 e il 61% degli intervistati ha dichiarato che adotterà qualche forma di automazione in diverse aree di rete nei prossimi due anni, mentre un ulteriore 77% degli intervistati ha affermato che IT e decisori stanno attualmente prendendo le relative decisioni d’acquisto.
Tre i driver principali per l’adozione dell’automazione di rete
Maggiore efficienza operativa (43%), implementazione di servizi innovativi (41%) e maggiore sicurezza (34%) risultano i tre principali driver per l’adozione dell’automazione di rete.
Considerando i benefici per il business derivanti dall’automazione di rete, gli intervistati hanno citato la riduzione degli errori umani (44%), il minor Capex/Opex (43%) e i maggiori livelli di sicurezza (39%) come motivazione primaria per la scelta.
Ciò nonostante, dai dati pubblicati emerge comunque la necessità di muoversi con cautela, visto che i principali ostacoli citati sono le preoccupazioni per la sicurezza (41%), una curva di apprendimento ripida (39%) e le spese iniziali (38%) da prevedere.
Una dicotomia su cui riflettere
I pro e contro appena citati sono solo in apparenza in contraddizione tra loro.
I dati evidenziano, infatti, un’interessante dicotomia sui rischi e benefici percepiti dell’automazione di rete. In particolare, le aspettative e le preoccupazioni legate alla sicurezza di rete hanno lo stesso peso tra gli intervistati: se alcuni sono fiduciosi sul fatto che la riduzione degli errori umani nell’implementazione e gestione della sicurezza garantisca maggiore protezione a dati e utenti, altri temono che con l’automazione l’IT perda il controllo sui dispositivi e sui dati che erano precedentemente protetti.
La ricerca suggerisce, inoltre, che vi sia ancora parecchio lavoro da fare per le aziende EMEA. Il 46% degli intervistati ritiene che l’automazione di rete non sia ancora adeguatamente in linea con la strategia di trasformazione dell’organizzazione.
Bene fa, dunque, a sottolineare in una ufficiale Marcus Jewell, senior vice president and general manager EMEA at Juniper Networks, secondo cui: «In base alla mia esperienza, i progetti migliori sono quelli che considerano l’automazione di rete come una componente fondamentale dell’infrastruttura di trasformazione digitale di un’organizzazione, quella che permette di introdurre agilità dinamica e capacità di innovazione e di adottare il cambiamento continuo dei sistemi e dei processi».