Secondo i risultati di “The automation advantage: Making legacy IT keep pace with the cloud”, report di Capgemini e Sogeti che ha intervistato 415 manager IT di aziende con grandi infrastrutture legacy distribuite in otto Paesi, le aziende che utilizzano le tecnologie cloud per automatizzare i processi delle proprie applicazioni e funzioni IT legacy stanno ottenendo un vantaggio competitivo significativo rispetto alle organizzazioni in ritardo su questo stesso ambito.
Il 75% dei Fast Mover ha notato un aumento dei ricavi e della redditività, mentre l’80% afferma che l’agilità della propria organizzazione è migliorata.
L’utilizzo di tecnologie cloud per automatizzare applicazioni e funzioni IT legacy si traduce in vantaggi aziendali che vanno oltre i ricavi e la redditività. I Fast Mover sviluppano codice due volte più frequentemente dei “follower”. Un ulteriore 5% dei Fast Mover è ancora più rapido e sviluppa codice di continuo. Il report di Capgemini del 2017, “Cloud native comes of age”, ha mostrato come la quota di nuove applicazioni cloud native enterprise verrà più che raddoppiata entro il 2020 nel tentativo di migliorare l’agilità. Tuttavia, lo studio rilasciato in queste settimane va oltre, sottolineando che l’automazione basata sul cloud sta portando accelerazione e agilità.
Inoltre, le aziende all’avanguardia considerano l'automazione basata sul cloud più di un esercizio di riduzione dei costi o di efficientamento: il 75% dei Fast Mover ha provato a utilizzare questo tipo di automazione per innovare i propri modelli di business. Più di otto imprese su dieci riferiscono di aver ottenuto dei benefici in termini di customer experience.
Superare la carenza di competenze
Il 70% dei manager identifica l’assenza di competenze come una delle principali sfide attuali e perciò le aziende devono essere in grado di impiegare i migliori talenti a loro disposizione nello svolgimento dei compiti che offrono il massimo valore di business. L’uso di tecnologie cloud per l’automazione delle applicazioni e delle funzioni IT legacy sta facilitando questo processo, offrendo agli ingegneri altamente qualificati maggiore tempo per lavorare su progetti più redditizi: il 59% delle aziende Fast Mover ha riallocato il proprio personale su attività a maggiore valore aggiunto. Per i Fast Mover, una delle priorità è stata quella di eliminare compiti monotoni, rendendo automatizzati il 73% dei processi di test delle applicazioni, una percentuale quasi quattro volte superiore a quella delle aziende “follower”. Grazie a questa nuova flessibilità, le aziende stanno iniziando ad aggiornare le competenze del personale allineandole alle proprie strategie DevOps.
Le sfide dell’automazione basata sul cloud
Nonostante gli evidenti vantaggi, le aziende stanno rallentando il processo di automazione delle funzioni IT legacy a causa delle riserve relative alla sicurezza informatica. Le preoccupazioni sulla sicurezza (27%) e la riservatezza dei dati (19%) sono citate dalle imprese come gli ostacoli più difficili da superare nel passaggio all’automazione dei processi delle funzioni IT, una tendenza osservata sia tra i Fast Mover sia tra i follower. Questo problema è ancor più al centro dell’attenzione a causa dell’entrata in vigore della normativa GDPR il 25 maggio: amministratori delegati e consigli di amministrazione stanno mettendo forti pressioni ai manager IT, che devono garantire che le iniziative tecnologiche non creino nuovi rischi di violazione dei dati. Tuttavia, grazie alla sempre maggiore accuratezza dei cloud provider e all’utilizzo di processi di “security as code”, il passaggio all’automazione può rappresentare maggiori livelli di sicurezza e non il contrario.
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