Ibm ha comunicato di voler rendere disponibile la sua tecnologia Watson come piattaforma di sviluppo nel cloud, per consentire alla comunità mondiale di fornitori di applicazioni software di creare una nuova generazione di app, dotate dell’intelligenza di cognitive computing di Watson.
L’iniziativa punta a stimolare l’innovazione e ad alimentare un nuovo ecosistema di fornitori di applicazioni software: dalle start up alle imprese emergenti finanziate da venture capital, fino agli operatori tradizionali.
A tal fine, dunque, Ibm lancerà Ibm Watson Developers Cloud, un marketplace ospitato sul cloud, in cui fornitori di applicazioni di tutte le dimensioni e di tutti i settori potranno attingere a risorse per sviluppare app alimentate da Watson. Saranno inclusi un toolkit per gli sviluppatori, materiali didattici e accesso all’interfaccia di programmazione delle applicazioni (Api) di Watson.
Gli sviluppatori potranno scegliere tra due fonti di contenuti. I fornitori di app possono utilizzare i dati della propria azienda o accedere all’Ibm Watson Content Store, che presenta contenuti di terzi che offrono risorse ricche di dati in grado di alimentare la conoscenza di Watson, in continua espansione.
Ibm metterà inoltre in contatto gli sviluppatori con i suoi esperti per aiutarli a trasformare le loro visioni creative in prodotti e servizi pronti per il mercato. Inoltre, i fornitori di applicazioni che appartengono all’ecosistema potranno mettersi in contatto con professionisti freelance, la cui competenza può rappresentare un utile complemento per i team esistenti, dai programmatori agli sviluppatori di app.
“Condividendo le capacità “cognitive” di IBM Watson puntiamo ad alimentare un nuovo ecosistema, in grado di accelerare l’innovazione, la creatività e lo spirito imprenditoriale – spiega Michael Rhodin, Senior Vice President, Ibm Software Solutions Group -. Con questa iniziativa, Ibm compie un audace passo avanti nella nuova era del cognitive computing: insieme ai nostri partner, daremo vita a una nuova classe di applicazioni in grado di imparare dall’esperienza, di migliorare con ogni interazione e risultato e di contribuire alla risoluzione dei quesiti più complessi con cui si confrontano il settore e la società”.