Un colpo basso sferrato dagli hacker dell’Isis al cuore dell’America: a inizio novembre affiliati del “CyberCaliffato” hanno pubblicato online i dati di 54.000 persone, inclusi numeri di telefonino dei direttori di CIA, FBI, NSA e di membri della famiglia reale saudita.
La pubblicazione ha avuto il tempo di campeggiare sul web solo due ore perché i vertici di Twitter sono prontamente intervenuti rimuovendo l’elenco. Tra i dati trafugati anche quelli relativi agli account twitter e le password delle persone finite nel mirino.
Il Mail on Sunday ha scritto che l’operazione è stata una nuova rappresaglia per l’uccisione, la scorsa estate, del capo del CyberCaliffato, di Junaid Hussein, cittadino britannico di Birmingham scappato in Siria e rimasto vittima dell’attacco di un drone.