Una nuova ricerca indipendente mondiale condotta da Vanson Bourne e commissionata da Micro Focus rivela che il 93% delle aziende utilizza ancora applicazioni di tipo “green screen” ma che il 54% dei Cio ritiene che esse abbiano un impatto negativo sulla produttività aziendale.
Una sconcertante percentuale, l’89% dei 590 Cio e responsabili It intervistati in nove paesi in tutto il mondo, ha rivelato che gli utenti sono insoddisfatti delle applicazioni green screen, perché li fanno sentire annoiati, frustrati, ambivalenti o limitati nell’utilizzo. Su questa percezione concordano anche i responsabili It: il 53% di loro ha affermato che le applicazioni green screen non rendono un buon servizio all’azienda.
I principali ostacoli ad un’evoluzione sono, a detta degli intervistati:
– Scarse competenze: il 24% dei Cio ha dichiarato di non essere sufficientemente esperto per modificare in-house le applicazioni, nonostante sia evidente l’impatto negativo del green screen sugli utenti finali. Il 45% ha inoltre avuto difficoltà nel trovare ed assumere sviluppatori esperti o in grado di imparare rapidamente le applicazioni green screen;
– Ruolo dell’It: il 72% degli intervistati ritiene che il personale “non It” percepisca la modernizzazione delle applicazioni legacy non particolarmente collegata all’innovazione aziendale e il 50% dei Cio si sente valutato solo per il suo ruolo di assistenza e supporto, anziché per le sue abilità di modernizzazione;
– Barriere tecnologiche: oltre la metà dei Cio (56%) pensa che sarebbe tecnologicamente difficile aggiornare l’interfaccia green screen e migliorare la percezione degli utenti;
– Costi e rischi: il 43% dei responsabili It ritiene troppo costoso effettuare un upgrade e oltre un terzo di loro (34%) pensa che il rischio sarebbe eccessivo.
Quasi tutti gli intervistati (98%) hanno dichiarato che la produttività sarebbe positivamente influenzata dall’inserimento di nuove funzionalità, con un significativo impatto, secondo il 55% di loro, sull’accessibilità ai siti interni o esterni – inclusi Internet, Google Maps e Pagine Gialle. Poter accedere tramite mobile alle applicazioni green screen potrebbe aumentare inoltre la produttività del 41%..
Giuseppe Gigante, Regional Marketing Manager Micro Focus, commentando i risultati della ricerca, ha dichiarato: “Gli utenti richiedono applicazioni che favoriscano mobilità, efficienza e semplicità, accessibili sempre e dovunque. Si pensa che il green screen non sia sufficientemente flessibile; invece è possibile modernizzare questi sistemi velocemente, e con un costo contenuto, integrando nuove funzionalità, compatibili con Windows, Internet e i device mobile, senza modificare il codice o destabilizzare gli utenti. La nostra soluzione Rumba permette di evolvere le applicazioni esistenti, conservando il buono del green screen, contenendo sensibilmente i costi e garantendo un time to market invidiabile, a tutto vantaggio dell’azienda nel suo complesso”.
“Green screen” è la definizione che in ambito It viene data ai terminali di tipo 3270 che accedono al Sistema Operativo centrale. Si tratta di un’interfaccia di vecchia generazione ad un colore, utilizzata per accedere ai sistemi mainframe da un gran numero di aziende in tutto il mondo.