Anno nuovo, vita nuova. Non per l’Nsa, con il filone “intercettazioni” che riprende da dove aveva lasciato, grazie alle nuove rivelazioni della rivista tedesca Der Spiegel. Di pochi giorni fa, allo scadere del 2013, la notizia di spyware installati dall’agenzia nei dispositivi acquistati online dai consumatori. Di queste ultime ore, in apertura del 2014, le indiscrezioni che parlano di iPhone totalmente sotto controllo della National Security Agency dal 2008.
Le due notizie sono strettamente correlate: i popolari melafonini venivano dapprima intercettati fisicamente durante la loro spedizione al cliente, per consentire all’Agenzia l’installazione sul device di un software chiamato Droupoutjeep, che agevolava l’intercettazione vera e propria. Questo, secondo l’esperto di sicurezza Jacob Appelbaumin, avveniva nel 2008. I progressi tecnologici negli ultimi cinque anni sono stati importanti, per questo non è da escludere oggi l’esistenza di un software capace di effettuare questa installazione da remoto, semplicemente conoscendo solo alcuni dati del dispositivo, come l’Imei.
“Spiare” rubrica telefonica, messaggi di testo, e-mail. Non solo: ascoltare i messaggi registrati nella segreteria telefonica e attivare sia il microfono che la telecamera del telefono. Questo il potenziale di Droupoutjeep. Tutto nelle mani dell’Nsa, che attraverso i segnali inviati ai ripetitori dalle varie app installate sul telefono, è inoltre in grado di localizzare gli utilizzatori di iPhone.
Le rassicurazioni da Cupertino non tardano ad arrivare: “Apple non ha mai lavorato con la Nsa per creare backdoor nei propri prodotti, incluso iPhone. Inoltre, siamo ignari del presunto programma della Nsa rivolto ai nostri dispositivi. Abbiamo a cuore profondamente la privacy e la sicurezza dei nostri clienti. Il nostro team lavora continuamente per rendere i nostri prodotti ancora più sicuri e facilitiamo gli utenti nel mantenere i software aggiornati con gli ultimi avanzamenti. Ogni volta che veniamo a conoscenza di tentativi per minare la sicurezza da leader del settore di Apple, investighiamo a fondo e intraprendiamo i passi appropriati per proteggere i clienti. Continueremo a utilizzare le nostre risorse per battere hacker malintenzionati e per difendere i nostri consumatori da attacchi di sicurezza, indifferentemente da chi vi sia alla base”.
To be continued…