“Il cloud è la leva fondamentale per le piccole e medie imprese, quindi per l’Italia”. Questo quanto ha dichiarato Enrico Cereda, Vice President Global Technology Services di Ibm Italia, durante la conferenza “Il cloud di Ibm per la trasformazione e la crescita”.
La “Nuvola” è un fattore abilitante per la costruzione di nuovi servizi, fornendo la flessibilità necessaria per uno sviluppo dell’Ict.
In atto vi è un cambiamento che coinvolge le figure preponderanti del settore, con l’ ”agenda” del Cio che diventa sempre più quella del Ceo.
Cosa alimenta la domanda It? Sicuramente l’esplosione del mobile è uno dei fattori guida in questo scenario. Un grande contributo è dato anche dall’ottimizzazione delle infrastrutture e dall’esponenziale crescita dei social media.
Le innovative soluzioni portate dal cloud vanno proprio in questa direzione.
Ibm, in questo contesto, si sta impegnando per dare ai clienti una “Smarter Enterprise”, con soluzioni end-to-end. L’obiettivo è quello di bilanciare l’ottimizzazione e l’innovazione con il contributo del cloud, perseguendo la strada che porta all’evoluzione delle strutture esistenti alla nuvola, accelerando l’adozione con sistemi integrati e unendo gestione, servizi e organizzazione.
L’evoluzione dell’offerta di Ibm consiste in SmartCloud, la famiglia di servizi e tecnologie di cloud computing dedicata alle aziende per sviluppare cloud ibridi, privati e pubblici in modo sicuro. Competenze approfondite, open standard e infrastruttura consolidata consentono di raggiungere nuovi livelli di innovazione ed efficienza.
Dal 2007 ad oggi l’investimento nel cloud da parte dell’azienda è stato cospicuo, con più di sei miliardi di dollari spesi in oltre 13 acquisizioni. L’ultima di esse, quella di SoftLayer, rappresenta l’elemento portante della strategia di Ibm. Permetterà alle imprese di tutto il mondo di accelerare l’integrazione fra cloud privati e pubblici, rendendo possibile l’acquisto di servizi di livello enterprise su server dedicati o condivisi e offrendo la possibilità di scegliere dove effettuare il deployment delle loro applicazioni, con le caratteristiche di affidabilità, sicurezza e interoperabilità a livello enterprise tipiche del portafoglio Ibm SmartCloud.
Dopo una crescita dell’80% del fatturato nel 2012, Ibm prevede di raggiungere i sette miliardi di dollari nel cloud entro la fine del 2015.