Gruppo Cividale, uno dei principali produttori a livello europeo nel settore della fonderia di acciaio, alluminio e di ghisa e nel settore della forgia, ha scelto le soluzioni iperconvergenti di Nutanix, specialista nell’hybrid e multicloud computing, per rinnovare l’infrastruttura e renderla ancora più performante e semplice da gestire.
Cividale, Gruppo storico nato alla fine degli anni ’60 che si sviluppa soprattutto nel Nord-Est italiano, ha due business unit separate, una dedicata alla produzione siderurgica e metallurgica e l’altra al mercato dell’automotive e dei grandi elettrodomestici. Il Gruppo produce componenti metallici con un peso compreso tra i 500 grammi e le 100 tonnellate e impiega 1.600 persone con un giro d’affari di 300 milioni di euro.
La maggior parte dell’infrastruttura IT è in configurazione on-premise, all’interno di due data center che supportano l’operatività di circa 540 utenti, uno presso lo stabilimento di Maniago in cui operano circa 600 persone, e l’altro presso la sede centrale a Tavagnacco in provincia di Udine.
Come è immaginabile, i servizi IT di Cividale devono essere operativi 24 ore su 24 per supportare le attività produttive e permettere così al Gruppo di competere con i mercati internazionali. L’anno scorso, Cividale ha deciso di rinnovare l’infrastruttura IT di Maniago, una classica architettura basata su server e storage, in grado di erogare anche servizi di backup ma con un’eccessiva lentezza dei sistemi e l’assenza di una funzione di disaster recovery.
Il Gruppo ha deciso sin da subito di puntare sull’iperconvergenza e, dopo un’attenta analisi, la tecnologia Nutanix si è rivelata quella vincente come confermato da Andrea Beccia, CTO di Cividale: “Nutanix ci ha offerto una possibilità che altri non riuscivano a darci: quella di consolidare in un’unica piattaforma diverse componenti tecniche eterogenee, pur mantenendo il giusto livello di controllo e proattività. Una soluzione perfetta per la nostra struttura IT, composta da poche persone”.
La proposta di Nutanix è risultata sin da subito più accessibile del previsto e persino più vantaggiosa in termini di TCO e ROI rispetto alle alternative e si è partiti rapidamente con la creazione una nuova architettura al top in termini di disaster recovery e business continuity e aperta al cloud.
Presso la sede di Maniago è stato dunque installato un cluster Nutanix NX-1065 configurato con 3 nodi. La migrazione è stata realizzata in due diverse fasi con un primo passaggio da un’infrastruttura ibrida a una virtualizzata basata su Nutanix, per poi completare l’opera migrando all’hypervisor Nutanix AHV. Tutti i passaggi sono stati eseguiti senza nessun disservizio per gli utenti.
E i vantaggi si sono fatti sentire sin da subito: un minor spazio occupato grazie a due armadi compattati in un unico rack, nessun rumore dovuto alle ventole, un consumo di energia inferiore di 4 KW/ora e soprattutto prestazioni più elevate per tutti gli utenti.
Tra gli aspetti che più sono piaciuti a Cividale dell’approccio Nutanix ci sono la scalabilità dell’architettura e la filosofia “less-is-more” che, grazie all’intelligenza del software, permette di rendere omogenei e semplici sistemi che sarebbero eterogenei. Il Gruppo ha così realizzato un’implementazione “full stack” di Nutanix, dall’hardware al software passando per il virtualizzatore, con l’ulteriore vantaggio, in termini di impegno delle risorse IT, di relazionarsi con un unico interlocutore tecnico.
“Dopo aver verificato che la soluzione Nutanix soddisfa perfettamente i nostri requisiti sia in termini di prestazioni sia in termini di semplicità di gestione”, conclude Beccia, “ora vogliamo portare Nutanix anche nel data center della sede centrale”. Cividale ha parecchi progetti di migrazione in cloud, primo tra tutti l’ERP enterprise, e le certificazioni di Nutanix sui principali software ERP, oltre all’apertura a qualsiasi tipo di cloud, sono un ottimo viatico per il proseguimento della collaborazione e l’estensione a tutta l’infrastruttura del Gruppo.