Sono stati stimati a oltre 70 milioni gli attacchi a server militari tedeschi nel 2015: le indiscrezioni arrivano dalla rivista Der Spiegel. Nel tentativo di contrastare il problema, il ministro della Difesa tedesco ha definito il cyberspazio come un campo di battaglia alla stregua di quelli che si combattono con le armi per mare, terra e aria.
Per cercare di porre un freno alla situazione una nuova unità di guerra digitale è pronta a partire quest’anno e nel 2016 il ministro della Difesa prevede di assumere circa 1.500 persone e arrivare a spendere fino a 3,6 milioni di euro. Der Spiegel ha poi sottolineato come la Nato stia sviluppando un nuovo concetto di guerra cibernetica che va oltre le modalità di difesa passiva, per il quale è però richiesto un quadro normativo e giuridico differente. Nel 2015, il parlamento tedesco ha adottato una legislazione individuando circa 2.000 infrastrutture critiche tenute a garantire standard minimi di sicurezza e informare l’Ufficio federale della sicurezza informatica (BSI) di eventuali attacchi informatici riscontrati.