CoSoSys, produttore di soluzioni Data Loss Prevention e Mobile Device Management, lancia la funzione USB Enforced Encryption per Endpoint Protector 4 per aumentare la sicurezza dei dati copiati nei dispositivi USB.
I dispositivi USB infatti hanno una valenza ambivalente: se da un lato nell’era del cloud computing portano numerosi benefici, dall’altra la loro perdita o furto quando non sono cifrati rappresenta la causa prevalente di violazione dei dati. Recenti ricerche mostrano che 22,266 chiavette USB e 937 telefonini sono lasciati ogni anno nelle lavanderie di indumenti. Altri posti dove vengono dimenticati questi dispositivi sono treni, ristoranti, taxi e altro. Senza cifratura i dati lì registrati possono finire in mani sbagliate, creando così conseguenze negative a persone e organizzazioni.
“La nuova funzione di Cifratura Forzata può costituire un cambio di passo significativo per le organizzazioni che hanno dipendenti autorizzati a gestire informazioni aziendali riservate – dice Roman Foeckl, CEO e fondatore di CoSoSys -. Questo aggiornamento garantisce un uso sicuro dei dispositivi USB grazie alla gestione remota ed attiva del data recovery in caso di dispositivo perso o rubato.”
L’aggiornamento USB Enforced Encryption permette agli amministratori IT di gestire remotamente e forzare la cifratura nei dispositivi USB connessi a computer che abbiano installato l’agent di Endpoint Protector DLP. Quando questa funzione è attivata, ogni volta che un utente connette il dispositivo USB, viene automaticamente installato il software di cifratura, protetto da password. Inoltre, ogni volta che l’utente cerca di copiare dati nel dispositivo USB, il software di cifratura si attiva e trasferisce i dati in modalità cifrata. Così, se il dispositivo si perde o viene sottratto, altri non possono accedere ai dati in esso contenuti.
I dati possono anche essere remotamente cancellati o recuperati dal team IT in caso di perdita o furto del dispositivo per prevenire violazioni di dati ma anche garantire continuità di utilizzo.