Secondo i risultati del sondaggio “2013 Path to an OpenStack-Powered Cloud” commissionato da Red Hat, la stragrande maggioranza dei decision maker dichiara che OpenStack è parte dei loro piani di cloud infrastructure futuri.
Dall’indagine, che ha visto il coinvolgimento di 200 decisori di aziende statunitensi, emerge che la maggior parte delle organizzazioni (51%) sono alla seconda o terza implementazione di cloud privata tramite soluzioni sviluppate internamente o da terze parti. I risultati mostrano che lo sviluppo interno di soluzioni di questo tipo ha lasciato alle aziende diverse sfide da affrontare tra cui la gestione delle risorse (21%), la semplificazione della gestione IT (18%), la gestione delle applicazioni (18%) e la migrazione delle applicazioni (18%).
In conseguenza di ciò, il sondaggio indica che le imprese si stanno spostando, o che hanno intenzione di spostarsi, verso OpenStack per le iniziative private cloud. Il 60% degli intervistati ha segnalato di essere nelle fasi iniziali della loro implementazione OpenStack. Un significativo 84% dichiara che OpenStack fa parte dei loro programmi cloud futuri.
Gli intervistati citano la visibilità di gestione (73%), la velocità di implementazione (72%), la flessibilità della piattaforma (69%), la migliore agilità (69%) e il vantaggio competitivo (67%) quali vantaggi unici offerti da OpenStack rispetto ad altre opzioni private cloud. Le principali sfide per l’adozione di quest’ultimo comprendono la preparazione del personale It (32%), le limitazioni di budget (23%) e i dubbi sulla maturità del progetto (11%).
“Il sondaggio offre un’indicazione chiara che OpenStack sta rapidamente diventando una realtà per molte imprese It, e può rappresentare una valida infrastruttura per il cloud privato – dichiara Radhesh Balakrishnan, General Manager Virtualization in Red Hat –. I risultati mostrano che i business leader sanno che OpenStack può migliorare la visibilità, la velocità, la flessibilità e l’agilità del private cloud”.