Dynatrace ha annunciato Keptn, un control plane open source per far accelerare il passaggio del mercato verso il cloud autonomo. Keptn fornisce l’automazione e l’orchestrazione dei processi e degli strumenti necessari per una delivery continua e operazioni automatizzate per gli ambienti cloud native.
Per contrastare il gap crescente fra risorse IT limitate e un’accelerazione della scalabilità e complessità del cloud, l’automazione e l’intelligenza artificiale sono diventati strumenti cruciali per l’IT per mantenere il controllo. Tuttavia, da dove iniziare e come tracciare un percorso di successo verso NoOps è stato un ostacolo per molte organizzazioni IT.
Dynatrace ha affrontato queste sfide operative e di sviluppo diversi anni fa, quando ha reinventato il proprio business e la sua piattaforma di software intelligence. L’interesse costante dei clienti per le lezioni apprese e le best practice sviluppate durante il percorso dell’azienda verso NoOps ha portato Dynatrace a codificare il proprio know-how in Keptn. La disponibilità di Keptn per la comunità open source consente all’intero settore di semplificare e accelerare l’inevitabile passaggio a operazioni cloud autonome, cominciando, come prime fasi del processo, dalla delivery continua e dalle operazioni automatizzate.
Negli ultimi 18 mesi, Dynatrace ha lavorato con i clienti per accelerare le operazioni cloud autonome. Dopo numerosi workshop e laboratori sul cloud autonomo (ACL) con clienti e partner, è stato evidente che un semplice control plane collegabile che automatizza la pipeline di delivery continua che collega lo sviluppo con la produzione avrebbe accelerato il viaggio verso NoOps per tutti.
- Un modo semplice e chiaro per indicare più pipeline di delivery continue per centinaia di microservizi e generare automaticamente tutto l’impianto che sta alla base. Una pipeline a più stadi può essere impostata in pochi minuti.
- Un approccio di automazione facilmente gestibile consente ai clienti di automatizzare le attività operative come la reazione a implementazioni fallite sulla base di prestazioni e feedback di business, nonché l’automazione delle riparazioni per problemi di produzione. Il piano di controllo di Keptn separa la definizione dei processi e le effettive integrazioni degli strumenti e orchestra i processi in fase di esecuzione, aumentando la gestibilità e l’adattabilità.
- Un elevato livello di trasparenza, secondo un modello GitOps, con funzionalità di tracciamento delle transazioni distribuite integrate in Keptn consente di ricucire le singole azioni in tracce e fornisce un livello profondo di visibilità nelle attività di automazione.
Keptn è anche sfruttato dalla nuova Autonomous Cloud Enablement (ACE) Practice di Dynatrace, per aiutare i clienti ad accelerare ulteriormente il passaggio di DevOps verso il cloud autonomo attraverso best practice comprovate e il supporto di esperti. Dynatrace, così come un numero crescente di clienti, partner e società tecnologiche, stanno inoltre creando funzionalità aggiuntive per Keptn.
Come riferito in una nota ufficiale da John Van Siclen, CEO di Dynatrace: «Keptn è il risultato di un’idea e di un programma su cui stiamo lavorando da anni. Parlando con CIO e CTO delle nostre numerose aziende clienti, è diventato chiaro che sono richiesti livelli avanzati di automazione e intelligenza per colmare il crescente divario tra risorse IT limitate e l’aumento esponenziale della complessità dei cloud aziendali dinamici e dei crescenti carichi di lavoro cloud native distribuiti. Abbiamo appositamente progettato la nostra nuova piattaforma Dynatrace con un potente motore AI al centro per identificare la causa precisa di anomalie e degradazioni, così da innescare azioni automatiche di autoriparazione. Ma ciò che è mancato è stato un modo semplice e replicabile per sfruttare questo potenziale e sfruttarlo per un vero approccio NoOps. Keptn fornisce una risposta e siamo entusiasti di offrirlo al mercato come progetto open source».
Per Alois Reitbauer, Chief Technical Strategist e Head del Dynatrace Innovation Lab: «In Dynatrace abbiamo capito che il viaggio verso NoOps inizia con la trasformazione di come lo sviluppo e le operation pensano, agiscono e si allineano. La creazione di una pipeline infrangibile di software delivery, dall’ideazione alla produzione in serie ci ha permesso di scalare da 2 a 25 importanti release all’anno, oltre a centinaia di fix e currency release nel mezzo. Condividendo la nostra esperienza con clienti e partner interessati a capire la nostra trasformazione, ci siamo resi conto che ognuno di loro stava iniziando in luoghi diversi con diversi strumenti e diversi set di competenze. Con Keptn, abbiamo deciso di semplificare il viaggio verso NoOps per gli altri e lo abbiamo reso open source per accelerarne l’adozione e la funzionalità».