Il 63% delle aziende preferisce soluzioni cloud storage private rispetto a prodotti pubblici, come Dropbox: questo è l’interessante risultato della nuova indagine commissionata da Ctera Networks. I dati emersi dall’analisi sono pubblicati nell’Enterprise Cloud Storage Report 2014 di Ctera, un
sondaggio condotto all’inizio del 2014 su 200 professionisti It dalla società di ricerche indipendente Research Now.
Il report esamina lo stato dell’utilizzo del cloud storage nelle aziende e le misure intraprese dai dipartimenti It per migliorare la sicurezza dei sistemi cloud storage all’interno dei rispettivi ambienti.
Le imprese si stanno rapidamente dirigendo verso soluzioni cloud storage moderne, su cui possano esercitare il controllo. Delle aziende che hanno già implementato o stanno valutando prodotti Fss (File Sync & Share), il 63% ha dunque indicato di preferire una soluzione cloud storage privata appoggiata a un’infrastruttura hosted (“privata virtuale”) o all’interno del proprio datacenter, con le grandi aziende da oltre diecimila dipendenti che preferiscono un cloud completamente privato.
Il cloud storage basato su SaaS sta creando problemi a livello organizzativo. Il 31% degli intervistati ha registrato sottrazioni di dati aziendali nel 2013 a causa della condivisione di file da parte dei dipendenti, attraverso servizi Fss spesso non approvati. Inoltre, il 71% è preoccupato o molto preoccupato per possibili violazioni dei dati.
Per evitare sottrazioni di dati, il 55% delle aziende con oltre 30mila dipendenti proibisce l’utilizzo di soluzioni di file sharing basate su SaaS.
“Le aziende stanno cercando soluzioni per sfruttare i vantaggi offerti dal cloud storage senza però dover perdere il controllo dei loro dati. Il mercato è pieno di proposte SaaS, ma le soluzioni capaci di scalare su cloud ibridi e privati sono molto poche – ha dichiarato Donato Antonangeli, Regional Director Italy di Ctera –. Questa ricerca indipendente conferma quel che sentiamo dire dai nostri clienti: vi è una netta preferenza nei confronti di una piattaforma che possa essere gestita e adoperata con l’infrastruttura preferita, con una sicurezza di livello enterprise e con un’esperienza utente coinvolgente”.