Hp ha annunciato Hp Facility-as-a-Service (FaaS), un’alternativa di data center sourcing che consente ai clienti di dirottare la spesa iniziale per la costruzione del data center su altre aree dell’organizzazione o di trasformarle in spese operative, continuando a gestire il proprio It.
Strategie cloud e big data stanno spingendo l’esigenza di creare data center in grado di rispondere alle attuali richieste dell’It. Le aziende devono scegliere tra modernizzare e creare nuovi data center oppure utilizzare strutture cloud o un servizio di co-locazione, o ancora una combinazione di queste soluzioni. Il capitale necessario per creare un proprio data center spesso guida la strategia verso scelte esterne; modelli di co-locazione, invece, evitano l’esborso di capitale iniziale grazie all’utilizzo di un modello di pagamento mensile, ma hanno dei limiti in termini di flessibilità e controllo.
Con Hp FaaS, invece, il cliente paga un canone mensile per il servizio di manutenzione, conservando tutti i vantaggi di un modello proprietario per quanto concerne controllo e sicurezza, con la possibilità di scalare il data center come necessario. Il risparmio è considerevole, basti considerare che – come stima Forrester – il costo per costruire e gestire un data center tradizionale è di oltre 59 milioni di dollari. Oltre a questi costi iniziali, ci sono poi costi operativi in termini di energia, gestione e manutenzione.
“In precedenza, per quanto riguarda il data center sourcing, le organizzazioni potevano scegliere tra una serie di opzioni, nessuna delle quali esente da difetti – ha dichiarato Rick Einhorn, Vice President, Technology Services Data Center Consulting di Hp –. Ora, con Hp Facility-as-a-Service, una nuova alternativa è disponibile e consente al Cfo di un’organizzazione di dirottare le spese su altre aree aziendali, e fornisce al Cio la flessibilità del data center necessaria per la crescita del business”.